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Scudetto Napoli: Si festeggia in tutto il mondo. L’Italia risponde con divieti e provocazioni

L’Italia del calcio vive momenti di tensione per lo Scudetto del Napoli, mentre il resto del mondo si prepara alla festa.

DUECENTO PAESI COLLEGATI PER LO SCUDETTO DEL NAPOLI

Il Napoli si appresta a vincere lo Scudetto 2022-2023, saranno duecento i canali televisivi che hanno fissato il palinsesto in una città perdutasi nel suo sogno: l’orologio è inchiodato sullo scudetto, non c’è fuso orario che tenga, non ci sono frontiere che resistano, dall’Europa in Australia, dall’America in Asia.
Per Napoli-Salernitana, saranno duecento i Paesi collegati, fanno una proiezione impressionante di centinaia di milioni di telespettatori, collocano il “Maradona” all’epicentro dell’Universo, rendono solenne il momento in cui la Storia si mette al centro del campo, che si trasforma nel palcoscenico della vita sportiva.

L’ITALIA RISPONDE CON DIVIETI E PROVOCAZIONI CONTRO NAPOLI

A New York come a Parigi, Londra, Berlino e Barcellona si annunciano festeggiamenti in città ma una grandissima parte d’Italia, da nord a sud, nutre enorme invidia nei confronti del popolo partenopeo.

Dopo i comunicati di presunti tifosi di Salernitana, Juventus e Varese, nella giornata di oggi è iniziato a circolare anche un becero volantino di tifosi dell’Atalanta che vietano gli eventuali festeggiamenti dei tifosi
Sui social sta circolando un volantino dal titolo davvero eloquente e di cattivo gusto: “Bergamo non festeggia“.
Tale volantino è zeppo di astio nei confronti dei napoletani e addirittura contiene minacce verso gli esercenti che festeggeranno la vittoria dello Scudetto del Napoli. “Ricordiamo ai ristoratori, baristi, pizzaioli che per festeggiamenti e pagliacciate varie riceveranno ‘adeguate risposte’ alle loro attività anche a distanza di tempo“.
La chiusura del testo del volantino è vergognosa e razzista: “Da cento anni è sempre quella… ci fai schifo Pulcinella!”.

SPUNTA LA FESTA SCUDETTO CON IL REDDITO DI CITTADINANZA

Peggio ancora ha fatto il quotidiano Libero, che ha pubblicato un articolo indegno, che titolava: “Napoli, Festa scudetto col reddito di cittadinanza”. AL peggio non c’è mai fine.

Non bastano, dunque, i cori razzisti in tanti stadi non solo del nord, ora anche in occasione di un momento di gioia per i partenopei c’è chi prova a rovinare la festa.
Dalla seconda metà degli anni ’80 e ad inizio dei ’90, quando il Napoli di Maradona vinceva coppe e scudetti, questo fenomeno si intensificò e lo stesso Diego lo sottolineava spesso.

E ci fu una risposta meravigliosa della torcida azzurra che espose uno striscione in Curva: “Noi amiamo tutti”. Ora i grandi momenti di esaltazione collettiva stanno per tornare e c’è da aspettarsi che anche certe risposte possano rivedersi, non solo in Curva allo stadio, ma in tutta la città.

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