Corriere dello Sport: “Il segreto scudetto è blindare la difesa”

L’attacco del Napoli, sesto della Serie A con 45 gol, continua a essere al centro del dibattito. Venti reti in meno dell’Inter e diciotto meno dell’Atalanta. Numeri che, come evidenziato da Fabio Mandarini sulle colonne de Il Corriere dello Sport, raccontano solo in parte il momento della squadra. A preoccupare non è soltanto la produzione offensiva – un solo giocatore in doppia cifra e molte occasioni sprecate – ma soprattutto il calo nella tenuta difensiva, vero spartiacque della stagione azzurra.
I numeri parlano chiaro. Nelle prime quindici giornate, il Napoli aveva raccolto 32 punti, frutto di 10 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, con una media di 0,66 gol subiti a partita e ben 9 clean sheet. Una solidità che si è smarrita nella seconda parte di stagione: tra la 16ª e la 29ª giornata, i punti conquistati sono stati 29 (8 vittorie, 5 pareggi, 1 sconfitta), ma con una media di 0,93 gol subiti e appena 4 gare chiuse senza subire reti. Il miglioramento in attacco (1,7 gol a partita contro l’1,4 del primo periodo) non ha compensato il calo dietro. Emblematica la lunga assenza di clean sheet, interrotta solo a Venezia con lo 0-0 prima della sosta.
Difesa e concretezza. La vera forza del Napoli, sottolinea Mandarini su Il Corriere dello Sport, è stata la fase difensiva. Anche perché i numeri dell’attacco, per quanto migliorati, non sono da vertice: Osimhen, in prestito al Galatasaray, è ancora il miglior marcatore stagionale con 20 gol, più della somma dei principali attaccanti rimasti in rosa (Lukaku 10, Raspadori 4, Politano 2, Neres 2, Simeone 1, Ngonge e Okafor ancora a secco in azzurro). Da qui una verità semplice: per restare in corsa scudetto, il Napoli ha bisogno di tornare a blindare la propria porta.
Gruppo al completo, torna anche Neres. Dopo settimane di emergenza, Antonio Conte ha ritrovato l’intera rosa a disposizione. Olivera e Anguissa, rientrati dagli impegni con le nazionali, si sono uniti al gruppo ieri a Castel Volturno. La preparazione in vista della sfida di domenica contro il Milan (ore 20:45 al Maradona) entra così nella fase decisiva. L’ultima uscita, a Venezia, ha visto il Napoli schierarsi con un 4-2-3-1 in cui McTominay ha brillato nella posizione di trequartista alto a sinistra, mentre Politano si è confermato affidabile in fase di non possesso sulla destra.
Il rientro di Neres, fermo da cinque giornate, offre a Conte nuove soluzioni tattiche: possibile il ritorno al 4-3-3 abbandonato in piena emergenza, oppure l’inserimento del brasiliano a gara in corso per spaccare la partita. In un momento decisivo della stagione, avere alternative torna a essere un vantaggio fondamentale.