Gazzetta dello Sport: “Meret para, il Napoli sogna. Ma il suo futuro resta un rebus”

Meret si sfoga: "Critiche ingiuste, gli errori li fanno tutti. Mi isolo e lavoro"

NAPOLI – Il Napoli resta in scia dell’Inter anche grazie ad Alex Meret. Il rigore parato a Gimenez al 69’ della sfida contro il Milan ha regalato agli azzurri tre punti d’oro e ha rilanciato, ancora una volta, l’affidabilità del portiere friulano nei momenti decisivi. Un gesto tecnico e mentale che ha riportato al centro della scena un giocatore spesso dimenticato o sottovalutato, nonostante abbia alle spalle uno scudetto, una Coppa Italia e 205 presenze con la maglia azzurra.

Come scrive Antonio Giordano su la Gazzetta dello Sport, Meret ha fronteggiato 34 rigori in carriera, parandone 10. Eppure, nella narrazione pubblica – spesso ingenerosa – il suo nome non è stato celebrato quanto meriterebbe. «Chi se ne frega se non gli si riconoscono i meriti» scrive Giordano, sottolineando la freddezza con cui Meret ha affrontato il penalty, preparandosi meticolosamente su ogni possibile tiratore, anche quando in teoria avrebbe dovuto trovarsi davanti un altro avversario (Pulisic, non Gimenez).

Nel silenzio del Maradona, Meret ha fatto il suo dovere. Con umiltà e con quella tipica attitudine da “anti-personaggio”, che lo ha sempre contraddistinto. Mai sopra le righe, spesso sullo sfondo. Ma sempre decisivo davanti alla linea di porta.

Eppure, il suo futuro resta incerto. Il contratto, firmato nell’ottobre 2022, scade a giugno. Da settimane – anzi mesi – si rincorrono voci su un rinnovo pronto a essere annunciato, poi frenato, poi nuovamente riaperto. Secondo quanto riportato da Giordano sulla Gazzetta, mancherebbero solo «penna, calamaio e magari un calice di bollicine» per ufficializzare il prolungamento, che potrebbe estendersi fino al 2026 o al 2027, con o senza opzione.

Meret, 26 anni, rappresenta oggi una certezza tecnica e una garanzia caratteriale. Ma resta, paradossalmente, un “precario” di lusso: uno che ha già dimostrato tutto, ma che ancora attende di conoscere quale sarà il suo posto nel Napoli che verrà.

Nel frattempo, continua a parare rigori e regalare punti, con quella compostezza da “bravo ragazzo” che, sotto la superficie, nasconde tempra, coraggio e personalità. E ora, dopo l’ennesima prova da protagonista, il tempo delle scelte si avvicina.