Di Lorenzo vuole lasciare il Napoli, ma Conte lo considera fondamentale

Bologna era l’ultima curva, adesso davanti al Napoli si apre un lungo rettilineo di sette giornate. È il viatico verso un ritorno in Europa ormai quasi certo, molto probabilmente anche in Champions League, e con il sogno del quarto scudetto ancora vivo, nonostante la frenata degli azzurri nel girone di ritorno.

Come sottolineato da Marco Azzi su Repubblica Napoli, i punti di distacco dalla capolista Inter sono appena tre. A dare speranza è anche il calendario: sulla carta più favorevole per la squadra di Antonio Conte rispetto a quello dei nerazzurri.

Lunedì si riparte con un altro posticipo, al “Maradona” contro l’Empoli (ore 20.45), ma senza gli squalificati Di Lorenzo e Anguissa. Oggi a Castel Volturno è prevista la ripresa degli allenamenti, con particolare attenzione alla valutazione delle condizioni fisiche di McTominay.

Confronto a Castel Volturno
Il Napoli si presenta alla volata finale con due volti ben distinti. «Bello e dominante fino alla fine del girone d’andata, in affanno durante i secondi tempi delle ultime partite» evidenzia Marco Azzi su Repubblica Napoli. Una situazione che si trascina dallo scorso 4 febbraio contro la Roma e che ha sollevato interrogativi sulle reali ambizioni degli azzurri.

Dentro Castel Volturno, tuttavia, si preferisce vedere il bicchiere mezzo pieno. La squadra di Conte ha infatti consolidato un grande vantaggio sul terzo posto e ha già ipotecato il ritorno in Champions League, che era l’obiettivo stagionale dichiarato. L’essere ancora in corsa per lo scudetto è considerato un «plus» inatteso, favorito anche dal rallentamento dell’Inter.

Stanchezza e emergenze
Il Napoli paga adesso il conto di una prima parte di stagione spinta al massimo. I titolarissimi – Di Lorenzo, Rrahmani, Anguissa, Lobotka, Politano e Lukaku – hanno consumato molte energie e l’età media dei leader azzurri si fa sentire, con diversi giocatori già oltre o vicini ai trent’anni.

Come racconta Marco Azzi su Repubblica Napoli, Antonio Conte continua a puntare sugli stessi uomini, mostrando poca fiducia nei rincalzi, utilizzati solo in caso di emergenza. Il risultato è un calo evidente nei secondi tempi e una gestione delle forze che si discosta dalle dinamiche moderne, dove l’uso dei cinque cambi è diventato una necessità.

Le squalifiche di Di Lorenzo e Anguissa e l’incertezza su McTominay complicano ulteriormente il quadro. Ma ci sono anche buone notizie: Meret, Buongiorno e Spinazzola sono pronti al rientro e saranno disponibili per la sfida contro l’Empoli.

Il sogno scudetto resta vivo
Nonostante il calo nel ritorno (solo due vittorie nelle ultime nove partite), il Napoli è a -3 dalla vetta e autorizza i tifosi a credere ancora nel sogno scudetto.

La caccia all’Inter è tutt’altro che finita, anche se pesa il rammarico per il ritorno delle restrizioni dopo gli incidenti di Bologna: per la prossima trasferta a Monza sarà vietata la presenza dei residenti in Campania.

Il Napoli deve ora aggrapparsi alle sue certezze, al calendario favorevole e a una ritrovata solidità per tentare l’impresa. La volata è lanciata: sette partite, un sogno da inseguire fino in fondo.