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Sacchi: “La Juve vincerà lo scudetto. Spalletti sfortunato, a Napoli non sono abituati a vincere”

Arrigo Sacchi ritiene che la Juve vincerà lo scudetto. L'ex tecnico boccia il Napoli di Spalletti: "ambiente non abituato a vincere"

Per Sacchi la Juve  è favorita per lo scudetto, fuori dai giochi il Napoli di Spalletti. L’ex tecnico del Milan ha rilasciato una lunga intervista alla Gazzetta dello sport. Sacchi ha parlato della corsa scudetto, elogiando Allegri e la sua Juventus, bocciato il Napoli di Spalletti.

SACCHI INCORONA LA JUVE

«La Juventus. Credo che i bianconeri partano davanti anche perché l’Inter ha perso due giocatori importanti come Hakimi e Lukaku, ma soprattutto la sua guida: Conte aveva fatto un lavoro straordinario riuscendo a sovvertire un pronostico che anche lo scorso anno vedeva favorita la Juve».

RITORNO ALLEGRI – «Allegri sa come si vince, è un allenatore pragmatico oltre che un grande tattico: conosce le strade che portano alla vittoria. La sua Juve non è stata sempre convincente, ma in Italia conta soprattutto il risultato e Allegri sa come ottenerlo. Non mi ha sorpreso che sia stato richiamato alla guida della squadra anche se è difficile ripetersi. La Juve voleva cambiare qualcosa, ma ha affidato prima a Sarri e poi a Pirlo una rosa costruita per Allegri, che è molto bravo a fare acquistare giocatori in linea con le sue idee. Comunque la rosa bianconera è molto ricca ed è composta da elementi di grande spessore».

Sacchi: "Scudetto alla Juve. Spalletti a Napoli non sono abituati a vincere "
LUCIANO SPALLETTI

SACCHI BOCCIA IL NAPOLI DI SPALLETTI

«Chi sarà la rivale della Juventus?, difficile dirlo adesso. Per quanto riguarda l’Inter, bisogna vedere la reazione dei giocatori che vorranno dimostrare di essere competitivi anche senza Lukaku e Hakimi. Dzeko è molto bravo, ma ormai ha una certa età e caratteristiche diverse dal belga. Il Milan non ha esperienza e nemmeno sufficiente qualità a parte alcuni elementi. E ha perso Donnarumma e Calhanoglu. L’Atalanta sarebbe una sorpresa, anche perché ha meno soldi degli altri o comunque preferisce non spenderli. Napoli e Roma non hanno una storia piena di vittorie, e la storia conta. Mourinho è bravo e pragmatico, Spalletti l’ho sempre ammirato anche se magari non sempre è riuscito a completare il suo lavoro. Però un allenatore non è un mago: l’ambiente che lo circonda è determinante. La cosa peggiore non è non avere soldi, ma non avere idee e un ambiente abituato a vincere. Mi auguro, comunque, che la meravigliosa prestazione della Nazionale all’Europeo abbia insegnato qualcosa sull’importanza del gioco, delle idee e dell’atteggiamento».

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