Umberto Calcagno presidente AIC e vicepresidente FIGC parla degli episodi di razzismo al Franchi che hanno colpito Koulibaly. Tra gli altri giocatori presi di mira anche Anguissa e Osimhen. Alcuni tifosi della Fiorentina, però, hanno urlato “Scimmia di merda” a Koulibaly che aveva protestato contro i “buu” razzisti piovuti dagli spalti dello stadio di Firenze. Discriminazione razziale che era stata anticipata ad inizio partita da quella territoriale, quando ci sono stati cori ad inneggiare il Vesuvio ed il colera.
“Credo che la gravità di questi episodi sia sotto gli occhi di tutti, ancora di più il fatto che si stiano ripetendo da settimane con le stesse modalità. Vergognoso, cose che non dovrebbero fare parte dello sport e dei nostri valori. La nostra presa di posizione è molto dura. Dovremmo essere più bravi a reprimere con norme più severe, anche se non dubito della Procura Federale” dice Calcagno dela Figc, il cui logo ha subito un restyling ad opera di Lapo Elkann.
“Dobbiamo colpire le singole persone prima di tutto. Le nostre strutture non aiutano probabilmente all’individuazione dei soggetti ma dobbiamo essere ancora più bravi e non permettere a queste persone di andare allo stadio. Dobbiamo essere bravi anche a educare, mi piacerebbe anche tanto che le persone accanto si ribellassero. Ci dovrebbe essere più cultura sportiva. Non c’è solo la persona che offende il calciatore ma anche persone che non prendono posizione” aggiunge Calcagno che ribadisce la vicinanza alla società azzurra: “Non abbiamo avuto rapporti diretti con il Napoli ma c’è la nostra totale vicinanza. Il lavoro nelle scuole dobbiamo farlo per trasferire i valori veri dello sport, ci darà i risultati più importanti“.
Ma Calcagno parla anche di un altro aspetto, ovvero Maksimovic portato in tribunale dalla società azzurra: “Sono questioni molto molto vecchie che sono rimaste ancora oggi in ballo. Collegi arbitrali e tribunali decideranno in merito. Certo, avremmo preferito che fosse emerso buonsenso, penso che sia una sconfitta per tutti“.