I cori razzisti del Franchi di Firenze hanno innescato la risposta dello scritto Maurizio De Giovanni: “Venitecelo a dire in faccia”. Gli insulti discriminatori dalla curva della Fiorentina sono cominciati prima contro i napoletani. Cori che si ascoltano in tutti gli stadi, quelli che Commisso aveva condannato. Ma ad alcuni tifosi della Fiorentina non è bastato inneggiare al Vesuvio, dunque alla morte di centinaia di migliaia di persone. Non è bastato il solito colera a Napoli ed al sapone, no hanno dovuto fare di più. I tifosi viola hanno deciso di passare anche alla discriminazione razziale, giusto per non far mancare nulla al repertorio dell’imbecillità.
I cori razzisti uditi a Firenze non possono essere ignorati, come scrive anche Maurizio De Giovanni sui social:
Scimmia.
Lo hanno chiamato scimmia.
Questo superuomo. Questo ragazzo intelligente e gentile, sorridente e profondo, solidale e amorevole. Scimmia. Questo campione assoluto.
E poi di nuovo il Vesuvio che ci deve lavare col fuoco, il sapone e il colera. Di nuovo. Scimmia.
Certe volte vincere sul campo dà veramente più gusto. Però non basta.
Che altro vi serve, uomini da niente che gestite il calcio, per chiudere uno stadio, per dare una penalizzazione? Scimmia.
Venite a dircelo in faccia, vigliacchi infami.
Noi scimmie siamo pronti.
Per favore: nessuno dica più che è meglio ignorarli. Non è più tempo per questo.
Cori razzisti: l’appello di De Giovanni a Commisso e Nardella
I cori discriminatori della curva della Fiorentina non sono solo frutto di ignoranza, ma anche di pura cattiveria. Maurizio De Giovanni, come riporta Corriere dello Sport, ha lanciato anche un appello a Commisso: “Senza aspettare la miserevole multa per discriminazione territoriale, presidente Commisso chiuda la curva oscena per tre giornate. Sindaco Nardella, la sua Firenze, è una città democratica, antifascista, culla della cultura italiana: prenda le distanze dalle urla razziste dei suoi concittadini“.