Il Mattino: “Conte suona la carica: «Napoli, alimentiamo il sogno scudetto. Ma tante cose qui non si possono fare»”

Il Mattino: “Conte suona la carica: «Napoli, alimentiamo il sogno scudetto. Ma tante cose qui non si possono fare»”

La conferenza prepartita di Antonio Conte ha assunto toni tanto accesi quanto lucidi, tra sogno e realismo. Il Napoli è atteso oggi pomeriggio al vecchio Brianteo di Monza per il testa-coda della 33ª giornata, con una posta in palio altissima: con una vittoria, gli azzurri possono agganciare temporaneamente l’Inter in vetta, in attesa della trasferta nerazzurra al Dall’Ara.

Il sogno che va oltre le aspettative
Davanti a circa 10.000 tifosi partenopei (ad eccezione dei residenti in Campania, bloccati dal divieto del Viminale), Conte non fa sconti sull’obiettivo: «Ai tifosi dico di continuare a sognare. Noi stiamo facendo qualcosa che va oltre le previsioni, dobbiamo alimentare questo sogno con tutte le nostre forze. Non è stato facile finora, non lo sarà da qui alla fine, ma Napoli lo merita».

La rosa corta e il nodo del mercato
Il tecnico salentino non si sottrae però all’analisi delle difficoltà. A cominciare dall’ennesimo stop muscolare – quello di David Neres – che costringerà oggi ad un nuovo assetto offensivo. A complicare il quadro, la condizione ancora precaria di Okafor e i mancati rinforzi invernali, su tutti Garnacho e Adeyemi. Il vero bersaglio? Una rosa considerata troppo corta. «Ad inizio anno dissi tante cose, alcune le confermo, altre no. Col tempo ho capito che qui certe cose non si possono fare. Non voglio passare per bugiardo, ma mi sono reso conto dei limiti strutturali», ha spiegato con fermezza.

Caso Kvara e avviso alla dirigenza
Conte ha affrontato anche il caso Kvaratskhelia, sempre più vicino al PSG: «Avevo detto che Napoli non doveva essere una squadra di passaggio, ma certi segnali portano altrove. Non è semplice sostituire un giocatore così, ma è evidente che il tentativo, almeno finora, non ha funzionato». La sensazione è che tra le righe il tecnico abbia lanciato un chiaro messaggio alla proprietà: con la Champions quasi in tasca, servono investimenti seri e mirati per costruire una squadra all’altezza anche in Europa.

Niente regali: «C’è tutto da perdere»
A chi pensa a un Monza rassegnato, Conte replica ricordando la storica Roma-Lecce del 1986, quando i salentini già retrocessi espugnarono l’Olimpico. «Le partite vanno conquistate, nessuno ci regalerà nulla. Noi dobbiamo prendercela con la forza di una squadra che ambisce allo scudetto. Abbiamo tutto da perdere». E chiude con un monito e una promessa: «Lottiamo senza alibi, con quel che abbiamo. Il Napoli è una piazza che merita il massimo».