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Raspadori: “Napoli, la scelta della mia vita. Ecco cosa mi chiede Spalletti”

Giacomo Raspadori parla del Napoli e della sua scelta di vestire la maglia azzurra, lo fa in una intervista al Corriere della Sera. L’attaccante ex Sassuolo si racconta e dice: “Sono un ragazzo normale, umile, anche. Alleno il fisico, ma anche la mente, studio e sport possono andare di pari passo, due valori aggiunti. Tatuaggi e orecchini non ne ho, semplicemente perché non mi piacciono. Che male c’è a dire che simpatizzavo per l’Inter?

Raspadori intervista Corriere della Sera

  • Raspadori, dal Sassuolo al Napoli. Scelta ragionata?
    «Scelta ambiziosa. Voluta. Pensata e approvata anche dalla mia famiglia. Ringrazierò sempre il Sassuolo che ha capito la mia esigenza e l’ha assecondata. Il Napoli mi ha dato fiducia, tanta fiducia. Ed io ho sentito che avrei potuto ricambiarla. Paura mai, rispetto per il grande club dove approdavo sì. Mi sono sentito pronto».
  • Fino ad oggi lei poteva essere in campo e sbagliare, e alla sua età può ancora accadere. Napoli è una vetrina esigente.
    «Ho 22 anni, nel calcio non sono pochi. Poter sbagliare e rialzarmi mi ha formato. Probabilmente se non avessi fatto questo percorso avrei avuto difficoltà. E da ragazzino ne
    ho avute di delusioni. Cadere e rialzarsi in una piazza che ti giudica, ma fino a un certo punto, mi ha aiutato, ha accelerato la crescita. Ecco perché ho sentito che il momento era arrivato».
  • Qualche collega, della sua stessa età, ha scelto la Premier. Ci ha mai pensato?
    «La Premier è un sogno per tutti, chi fa calcio ama e ammira quel calcio. Poi nella vita ciascuno sceglie quello che vuole. Per me c’era il Napoli e basta. Quando sono arrivato ho avuto conferma di essere nel posto giusto nel momento giusto della mia vita».
  • L’equilibrio è una caratteristica che lo scorso anno un po’ è mancata al Napoli.
    «Guardavo spesso le gare in tv, la squadra era forte. Ha fatto cose importanti, non scontate. Poteva anche andar meglio, vero. Ma forse è questa la crescita. Il Napoli è un gruppo, anche
    dal punto di vista umano, con valori alti. La sintonia ci fa rendere al meglio».
  • Con Raspadori può essere quest’anno la volta buona?
    «Siamo tanti nella zona alta della classifica, ed è presto per dire chi taglierà il traguardo. Milan, Inter, Roma, Atalanta e Juventus e noi che non ci poniamo limiti».
  • Spalletti è esigente in campo, a lei cosa chiede?
    «Mi chiede di essere naturale. Fare le cose che so fare. Mi dà libertà, per me è la forma massima di fiducia».
  • Aguero, Di Natale, Paolo Rossi: idoli a cui viene di volta in volta associato. Lei chi guardava?
    «Aguero e ci metto anche Rooney. Gli accostamenti fanno piacere ma per essere come loro ci vuole ancora tanto. Per ora provo a rubare qualcosa a ciascuno».
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