Napoli, lo scudetto nella storia: tra emozioni, coincidenze e attese infinite

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Napoli – La storia del Napoli è costellata di momenti iconici, spesso decisi da un gol, da un pareggio, da una notte carica di emozioni. Dal trionfo dell’87 con il Napoli di Maradona, al titolo conquistato nel 1990 con un 1-0 corto muso, fino al pareggio di Udine che nel 2023 ha chiuso un’attesa lunga 33 anni: lo scudetto, per il Napoli, non è mai stato solo un trofeo, ma il punto d’arrivo di una narrazione collettiva, fatta di città, popolo, lacrime e speranza.

Il secondo titolo e il mago di Arcella – Nell’ultima di campionato dell’86-’87 bastò una vittoria contro la Fiorentina. A segnarla fu Carnevale, mentre i tifosi, già in festa, avevano invaso Napoli di azzurro. Il presidente Ferlaino restò prudente, ma Maradona, alla vigilia, dichiarava: «La schiacceremo in area». Alla fine fu trionfo e il tredicenne Fabio Cannavaro, allora raccattapalle, osservava tutto da bordo campo.

Il 1990 tra veleno e leggenda – Due punti a tavolino per il Napoli a causa di una monetina lanciata a Bergamo contro Alemao crearono polemiche infinite con il Milan. Berlusconi e Sacchi lamentarono l’ingiustizia, ma Bigon – l’ex rossonero in panchina – riportò il Napoli al trionfo. In città, ironia e scaramanzia: in vendita le “lacrime di Berlusconi” in boccette, a Forcella si rimandava la festa per un matrimonio nella famiglia Giuliano. Napoli era già pronta.

Lo “scudetto trezziato” del 2023 – Raccontato da Eugenio Marotta, quello vinto a Udine fu un trionfo annunciato e faticosamente atteso. Osimhen firmò il pareggio decisivo, Spalletti parlava di un titolo “trezziato”, agognato, quasi sofferto. A Napoli 45 mila tifosi assistevano in diretta su maxi-schermo allo storico traguardo. Sarebbe stato l’addio di Spalletti, celebrato con la cittadinanza onoraria e la rinuncia alla parata sul pullman.

Conte, Ferrara e il proverbio – Questa sera il Napoli sogna il quarto scudetto. Antonio Conte, tecnico azzurro, attenderà forse un abbraccio dal suo vecchio compagno Ciro Ferrara, già due volte campione con la maglia azzurra e oggi volto Dazn. Ferrara, come ricorda Giordano su Il Mattino, regalò a Conte un libro di proverbi napoletani. Uno in particolare è rimasto impresso: «Dicette ‘o pappice ‘a noce: damme ‘o tiempo ca te spertose». E il tempo, forse, è arrivato.