Orsato arbitra Milan-Juventus, Di Bello al VAR. Un tifoso punta il dito contro l’AIA rea di utilizzare due pesi e due misure”.
Nel campionato in cui al Napoli vengono scipparti scudetti a causa di errori arbitrali plateali, l’AIA decide di chiedere pubblicamente scusa al Milan per gli errori di Serra nella sfida contro lo Spezia. Serra è stato sospeso per un turno di serie A, sarà Var in Brescia-Ternana in Serie B. Le sorprese in serie A non finite, sarà infatti Orsato l’arbitro di Milan-Juventus, big match della 23.a giornata di Serie A e in programma domenica alle 20.45. Di Bello al Var.
Un tifoso del Napoli, Genny M. ha scritto alla nostra redazione criticando la designazione di Orsato e Di Bello per Milan-Juventus.
“Cara redazione di Napolipiu.com, nel panorama giornalistico napoletano siete uno dei pochissimi che da considerazione al pensiero di noi tifosi. Mi domando: ma come si fa ad affidare Milan-Juventus ad Orsato dopo tutte le polemiche passate? e soprattutto come si può designare Di Bello al Var?. Milioni di sportivi stanno ancora chiedendosi come abbia fatto Di Bello, da pochi passi, a non vedere il doppio rigore su Mertens e Petagna in area ligure.
Non è la prima volta che Orsato quando arbitra la Juventus, dimentica il regolamento. Per il designatore Rocchi , Orsato non merita di essere fermato, come invece accadde a La Penna, dopo Juventus – Fiorentina. Il direttore di gara è stato fermato per 5 turni di A e non ha più diretto la Juventus in campionato.
Anche il Corriere dello Sport oggi ci è andato giù pesante sulla conoscenza di Orsato del regolamento, svelando un retroscena che getta ombre sulla competenza dell’esperto arbitro internazionale: “Orsato fu beccato a copiare i test regolamentari nel raduno post-pandemia. Col regolamento qualche problema, ogni tanto, ce l’ha. Questi signori dell’AIA credono che noi tifosi abbiamo l’anello al naso?
Sul famoso caso Pjanic – Orsato e sullo scudetto sottratto al Napoli c’è nulla che non si sappia, nonostante l’eloquente silenzio mediatico che ci accompagna da oltre tre anni a questa parte, compreso quello immancabile partenopeo.
Il Sud è ridotto male da questo sistema che predilige solo una parte del Paese a discapito dell’altra. Tralasciamo i tanti siti napolisti e le tante emittenti campane incapaci di valorizzare un bene della propria città e regione, ma possibile mai che un ministro per il Meridione e i tanti letterati, e professori, che hanno fondato comitati e associazioni per la rivalutazione del Sud non abbiano nulla dire sullo scempio calcistico perpetrato da anni in danno del Sud stesso?”.