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LDT. Caro De Laurentiis i suoi insulti sono inaccettabili. Altro che drogati, il giocattolo lo ha trovato lei…

Un tifoso pugliese scrive a De Laurentiis. Gli insulti del patron azzurro verso i sostenitori del Napoli sono inaccettabili.

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di Marco M. un tifoso brindisino del Napoli:

Cari amici di napolipiu.com, vorrei che pubblicaste questa mia lettera indirizzata al presidente del Calcio Napoli.

Egregio sig. Aurelio De Laurentiis, le scrivo queste due righe solo per dirle “adesso Basta”; basta con la politica dell’insulto, basta col considerarsi il Dio salvatore del Napoli, basta col denigrare la città di Napoli, basta con l’offendere ogni volta noi tifosi del Napoli.

Chi le scrive non è un cittadino napoletano ma bensì di Brindisi, sono pugliese, nato e cresciuto in una famiglia di Juventini, in una città strapiena di bianconeri, milanisti e interisti, io sono stato l’eccezione. Da piccolo mi sono innamorato del calcio grazie ad un numero 10 arrivato a Napoli e grazie a lui mi sono innamorato del Napoli, di Napoli e dei napoletani.

Sono 30 anni faccio la guerra ‘sportiva’ con i miei famigliari, amici e conoscenti per difendere i miei colori ma puntualmente devo abbassare la testa perchè il Napoli resta una bella incompiuta.
Onestamente la storia dei palloni, del fallimento imminente, dei nove anni in Europa, mi ha stancato, credo che lei sia stato lautamente ripagato dai tifosi azzurri.



Caro De Laurentiis, io le scrivo principalmente perchè mi sento offeso dal suo modo di fare e soprattutto dalle sue uscite: “Tifate Juve se volete vincere, meritate i Cinesi, comprate le magliette così possiamo fare il mercato”, ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata sentirmi chiamare “drogato e malato di gioco per fare soldi”.

Egregio la informo che io non sono ne drogato ne malato, sono un tifoso che per venire a seguire la squadra a Napoli spende ogni volta dalle 300/400 euro, sono socio fondatore di un club Napoli a Brindisi, compra la maglia originale e non ha il pezzotto, le partite le pago con l’abbonamento televisivo.
In quanto tifoso io ho il diritto di dirle che lei non sarà mai il mio presidente.
Da piccolo ho conosciuto Corrado Ferlaino, l’uomo che ha portato Maradona, mi colpì la sua disponibilità e pacatezza. Ferlaino mi fece amare il Napoli lei invece sta ottenendo l’effetto opposto. Parla di 40 milioni di tifosi nel mondo, io sono uno di questi. Non vivo la realtà napoletana ma quella della provincia pugliese, dove il calcio Napoli, è totalmente assente, e mi creda solo il grande amore ci fa fa sopportare tante, ma tante, differenze con le altre società e tifoserie.

Potrei scriverle molte altre cose ma so che alla fine a lei non interessa nulla di cosa pensiamo noi tifosi, di cosa vogliamo, ne di cosa facciamo ma soprattutto sono convinto che lei non voglia realmente vincere, lo ha dimostrato in passato e non si è smentito oggi. Mi chiami ancora malato di gioco per fare soldi, ma è lei quello che ha trovato il giocattolo per fare i miliardi”.

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