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Lazio-Milan: Orsato sbaglia anche al Var: Trentalange perché gli arbitri non parlano?

L'arbitro Orsato protagonista in negativo di Lazio-Milan, il direttore di gara sbaglia sul gol del 2-0 per i bianconcelesti

E’ una notte da horror quella dell’arbitro Daniele Orsato in Lazio-Milan. Il direttore di gara commette un macroscopico errore sulla rete del 2-0 per la Lazio. Il fallo di Lucas Leiva su Calhanoglu appare evidente anche in diretta, ma l’arbitro va in totale confusione: prima assegna il gol anche dopo il silent chek, poi viene richiamato al Var. Una volta davanti al video Orsato guarda attentamente il contatto Leiva-Calhanoglu ma decide di assegnare comunque il gol del 2-0 della Lazio firmato da Correa. Eppure anche guardando il video sembra evidente che Leiva tocca il piede del calciatore del Milan e su quel contrasto vinto non c’è nessuna interruzione e la Lazio segna. Insomma il gol dei biancocelesti doveva essere annullato, ma è stato convalidato anche guardando il tutto al Var.

Secondo quanto scrive Corriere dello Sport: “Leiva colpisce con il destro il piede destro di Calhanoglu, lo alza di netto (e il piede del turco si gira): Orsato non vede, l’azione prosegue e Correa segna. Che l’arbitro di Schio sia in confusione lo si capisce subito: convalida, poi fischia e va al monitor. L’impatto è evidente, ma a sorpresa convalida. Facendo infuriare Pioli e l’AIA stessa“.

A questo punto chiamiamo ancora in causa Alfredo Trentalange presidente dell’Aia che aveva cominciato il suo mandato all’insegna della chiarezza. Trentalange aveva detto che gli arbitri avrebbero potuto parlare. Bene, benissimo, perché è giusto spiegare per capire come mai si è presa una decisione, lo fanno in tanti sport. Eppure fino ad ora Trentalange non ha mantenuto fede alla sua promessa. Si ricorda solo un’intervista proprio ad Orsato in cui ha parlato di un altro errore assurdo: la mancata espulsione di Pjanic in Inter-Juventus. Nessuno è intervenuto ad esempio per spiegare come mai Cristiano Ronaldo che colpisce in faccia Cragno non viene espulso. Insomma si era cominciati col voler fare chiarezza, ma alla fine di chiaro c’è ben poco.