Zola: “Conte sta compiendo un capolavoro. McTominay è completo e decisivo”
NAPOLI – Gianfranco Zola, ex fuoriclasse del Napoli e del Chelsea, ha analizzato la volata scudetto tra Napoli e Inter in una lunga intervista rilasciata a La Gazzetta dello Sport, firmata da Vincenzo D’Angelo. L’ex “Magic Box”, oggi vicepresidente della Lega Pro, ha elogiato il lavoro di Antonio Conte e il rendimento di Scott McTominay, considerato un elemento chiave nello scacchiere tattico azzurro.
“L’Inter ha una rosa straordinaria, una panchina che in molte squadre costituirebbe l’undici titolare. Ma Conte sta realizzando un capolavoro. Il Napoli è lì, a tre punti, e ha ancora tutte le carte in regola per sognare.”
Secondo Zola, la differenza la farà la gestione degli impegni, soprattutto per una squadra come l’Inter che è attesa da sfide decisive in Champions League, in campionato e in Coppa Italia.
McTominay sotto i riflettori
Zola ha riservato parole speciali per McTominay, centrocampista arrivato dal Manchester United che ha già segnato 8 gol in campionato:
“È un calciatore completo, sa stare in campo, attacca e difende con la stessa intensità. Probabilmente è stato ceduto dal Manchester per motivi legati al fair play finanziario, altrimenti sarebbe incomprensibile.”
L’intesa con Romelu Lukaku è uno dei punti di forza del Napoli di Conte:
“Lukaku e McTominay stanno facendo faville. Si trovano alla perfezione. Romelu ha reagito alle critiche lavorando in silenzio. È un leader. Il suo contributo è sotto gli occhi di tutti: 12 gol, 10 assist, un impatto devastante.”
“Il Napoli può ancora sognare”
Zola ha ricordato come il Napoli, grazie a un calendario favorevole e alla spinta di un gruppo unito, possa ancora credere nel sorpasso:
“Basta una giornata storta dell’Inter per riaprire tutto. Il Napoli deve vincerle tutte e sperare. Ma intanto ha già recuperato un’enorme distanza rispetto allo scorso campionato. Questo è merito di Conte.”
La riflessione sui giovani e Barella
Infine, Zola ha parlato della valorizzazione dei talenti italiani, citando Nicolò Barella, da lui fatto debuttare ai tempi del Cagliari:
“Lo vedevi che era speciale. Oggi è un giocatore di spessore internazionale. Ma in Italia bisogna imparare a dare fiducia ai giovani. Devono poter sbagliare, crescere e confrontarsi con compagni esperti.”
