Sono tante le persone che fanno riferimento alla Smorfia Napoletana per interpretare vari comportamenti nella vita di tutti i giorni: non c’entra solamente la scaramanzia, ma c’è un legame pure con la volontà di interpretare anche il futuro. Insomma, essere un po’ scaramantici non fa certamente mai male, a maggior ragione se siete degli appassionati di scommesse calcio.
La vita di tutti i giorni è talmente imprevedibile che alterna gioie e dolori con una frequenza impressionante. Ed ecco che tante persone, nell’interpretare tutto quello che succede, cercano l’ispirazione proprio nei 90 numeri che caratterizzano la Smorfia Napoletana. Ognuno di essi presenta uno specifico significato e una storia del tutto particolare.
Il legame tra Smorfia Napoletana e il Napoli secondo Alvino
Ebbene, un interessante approfondimento che è stato pubblicato sul blog sportivo L’insider, ha messo in evidenza proprio il significato dei 90 numeri, scoprendoli insieme a un tifoso DOC del Napoli, ovvero Carlo Alvino, giornalista, ma anche grandissimo tifoso della squadra partenopea. In sua compagnia, insieme anche al suo ospite Giuseppe Bruscolotti, che è stato capitano e anima della compagine campana nel corso degli anni Ottanta, si è cercato di capire un po’ di più cosa si nasconda dietro i numeri della Smorfia, ma anche quale tipo di significato sia stato assegnato loro sia da Alvino che da Bruscolotti.
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I numeri di Carlo Alvino
Chi ama i colori azzurri, sa benissimo che c’è un numero che più di ogni altro riesce a provocare delle emozioni fortissime: tra i numeri della Smorfia Napoletana, dalla fine degli anni Ottanta, i napoletani associano al numero 10 la figura del più grande calciatore di tutti i tempi, ovvero Diego Armando Maradona. Il numero 10 per eccellenza, una via di mezzo tra genio e onnipotenza calcistica, che ci ha purtroppo lasciati per sempre da poche settimane, ma che rimarrà sempre vivo nel ricordo dei tifosi azzurri.
Carlo Alvino non può che indicare, anche in modo un po’ scontato, il numero 10 come il simbolo di Maradona, ovvero l’icona che ha regalato il primo scudetto alla società azzurra. Non è l’unico argentino che il giornalista partenopeo ha indicato associandolo ad un numero della Smorfia Napoletana. L’altro corrisponde ad un altro fantasista che ha sicuramente fatto impazzire più e più volte il San Paolo. Stiamo parlando del Pocho Lavezzi, a cui Alvino ha assegnato il numero 22, che nella Smorfia Napoletana corrisponde al “Pazzo” e rispecchia alla perfezione quanto Lavezzi è stato in grado di trasmettere ai suoi tifosi.
Dal numero 8 al numero 17
Un altro numero che Alvino ha voluto sottolineare nel corso dell’intervista è l’8, che ha un significato davvero speciale, dal momento che, in ambito calcistico, si associa spesso e volentieri ad Antonio Juliano, ovvero il primo napoletano che è stato in grado di vestire la maglia dell’Italia. Per la Smorfia Napoletana, il numero 8 viene associato alla Madonna, ma per i tifosi azzurri è un riferimento ad un calcio romantico, ad un calciatore di tempi ormai andati, per una storia che riesce ad avere ancora oggi un grande fascino.
Impossibile non fare un riferimento anche al 17: ebbene, guardando la Smorfia Napoletana si tratta di un numero che genera sempre un po’ di timore, dato che è associato a qualcosa di sfortunato, a qualche sventura. Invece, da diversi anni a questa parte, i tifosi azzurri lo riconducono a Marek Hamsik, che ha avuto il grande merito di capovolgere completamente il significato scaramantico del numero 17.