Rassegna Stampa

Gravina sulla sentenza Juve-Napoli: “Coni non doveva intervenire, vi spiego perché”

Gabriele Gravina presidente della Figc dice la sua sulla sentenza del Coni relativa a Juve-Napoli che ha tolto la sconfitta agli azzurri.

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C’è poco da fare i vertici della Figc proprio non hanno digerito quanto stabilito dal Coni per il match non giocato allo Stadium. Sulla sentenza di Juve-Napoli del Coni è intervenuto ancora una volta il presidente Gabriele Gravina. Il numero uno della Figc , ha voluto ribadire il suo dissenso verso quanto deciso nell’ultimo grado di giudizio della giustizia sportiva.

Recentemente sono state riportate anche le motivazioni che hanno ridato dignità al Napoli, ritenuto estraneo alla vicenda, dato che gli azzurri non si erano recati a Torino solo per imposizioni dell’Asl di Napoli e non per uno sfizio personale. Ecco perché è stata cancellata sia la sconfitta a tavolino che il punto di penalizzazione.

GRAVINA CONTRO IL CONI

Ma Gravina sulla sentenza del Coni relativa a Juve-Napoli vuole dire ancora la sua ed al Corriere dello Sport chiarisce:

“Il collegio di garanzia ha un ruolo ben chiaro nella giustizia sportiva, è la nostra cassazione. Ma è un giudice di legittimità, non dovrebbe entrare nel merito e diventare un terzo grado di giudizio“.

Gravina è pronto allo scontro con il Coni e dice di essere pronto a “ricorrere a Tar e Consiglio di Stato qualora non ci sia un chiarimento  legislativo“.

Secondo il presidente della Figc Gravina, il Coni su Juve-Napoli non ha preso la decisione giusta, poiché i pareri dell’Asl “erano due, di segno diverso, ed erano stati valutati da due giudizi federali di merito, che hanno ritenuto applicabile il protocollo. Non intendo discutere della sentenza, pongo un problema di funzionalità del sistema di giustizia sportiva”.

In ogni caso ora il match dovrà essere giocato di nuovo, per buona pace dei vertici della Figc, che ancora oggi dopo settimane proprio non riescono a passare oltre ed accettare la sentenza.

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