La Lazio ha perso perché ha la panchina corta, notte sfortunata per i biancocelesti contro il Napoli. Agli uomini di Inzaghi hanno dominato il primo tempo.
ROMA- Assurda analisi di Fabio Bianchi sulla gazzetta, il giornalista ridimensiona gli azzurri e imputa alla Lazio le ragioni della sconfitta.
La Lazio ha perso perché ha la panchina corta
Serata stortissima per la Lazio, ai biancocelesti resta la consolazione della prima partita, pardon del primo round, che ha chiuso con pieno merito in vantaggio. Con il centrocampo a cinque si è tenuta bassa e ha chiuso le linee di passaggio ai tre terribili piccoletti di Sarri. E mentre il Napoli cercava la manovra e gli sbocchi sugli esterni, puntava sulla profondità affidandosi alla gran vena di Immobile, in una condizione fisica eccellente. Per portare in vantaggio la sua squadra, Immobile si è dovuto trasformare in assistman.
Il Napoli compare nel finale di primo tempo
Il Napoli s’è visto solo nel finale, quando Mertens ha pescato Hamsik in area che ha scartato il portiere ma, decentrato, ha tirato sul palo esterno. Col senno di poi, è stato il preludio dell’assalto.
PANCHINA CORTA
Il sommario di questa sfida è facile: la Lazio non è ancora al livello delle grandi squadre, soprattutto per un motivo che in questa notte sfortunata è stato ben in evidenza: la panchina corta. De Vrij non ha un sostituto degno, ma nemmeno Radu e Bastos hanno dei contraltari. Grave pecca, se hai scelto di giocare con la difesa a 3. Leiva qualche volta al Liverpool ha giocato da centrale. Ma s’è visto che non è cosa. Il Napoli i cambi ce li ha. Sarri li usa col contagocce.
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