Calcio Napoli

Garics: “Poco entusiasmo a Napoli, può essere un aiuto. Zielinski, ecco di cosa ha bisogno”

L'ex giocatore del Napoli parla ai microfoni di Radio Marte

Il Napoli è primo in classifica ma in città sembra non esserci grande euforia degli anni addietro, sul tempo interviene Gyorgy Garics. L’ex calciatore azzurro dà la sua spiegazione di questo fenomeno ed a Radio Marte dice: “Effettivamente lo respiro, a livello mediatico il Milan ha sempre avuto qualche attenzione in più. Detto questo, conoscendo Napoli secondo me è un punto a favore il fatto di non esaltarsi. Negli anni passati, anche facendo meno bene, c’era un entusiasmo incredibile che poi si è trasformato in delusione. Vedo la squadra serena e tranquilla, l’allenatore sa il fatto suo. Non la vedo come un punto negativo. Non basso profilo ma senza l’entusiasmo che c’era in momenti meno belli, anche perché ormai stare tra le prime 4 per tutta la stagione è diventata la normalità. Magari è anche un percorso di crescita e normalità, i ragazzi non si fanno prendere dalla troppa positività che a volte diventa presunzione e un pericolo. Si può navigare con calma e maggiore serenità“.

Secondo Garics bisogna anche “scindere tra l’entusiasmo in città e quello della squadra, che francamente è molto più importante perché il risultato lo portano a casa loro. In Fiorentina-Napoli 3-0 se c’è qualcuno che ha perso è il Napoli, se metti in campo il risultato poi ti puoi organizzare come ti pare, non c’è altro che tenga. Conosco i napoletani, per noi calciatori che siamo vicino al fuoco c’è la necessità di ‘pulire’ il gioco. Da ex giocatore – e tanti dirigenti saranno d’accordo con me – dico che se fosse tutto scritto che sport sarebbe?

Garics fa il punto anche sul momento di Piotr Zelinski che sta ricevendo molte critiche: “Ha proprio bisogno degli inserimenti palla al piede, magari Hamsik vedeva più gli spazi. Se aggiunge la marcia in più magari parliamo di qualcosa di molto importante. Ma fino a qui meglio lavorare a far non troppo spenti, godiamoci questo momento e speriamo che i ragazzi possano fare bene. Chi tiferò tra Napoli e Bologna? Non me ne vogliano i bolognesi ma la traccia che mi ha lasciato dentro il Napoli è importante, ovviamente darò un’occhiata anche al mio amico Arnautovic con cui ho giocato in Nazionale tanti anni“.

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