La clausola di Sarri pericolosa per il futuro. In bilico la sua permanenza a Napoli. Top club contattano l’agente del tecnico toscano.
NAPOLI- Scrive il Mattino – Sarri se ne sta acquattato come un gatto. E aspetta. È alla vigilia di una sette giorni infernale in cui, tra Roma, Manchester City e Inter, deve capire che vette ha raggiunto il suo Napoli. Ma ha anche un futuro su cui iniziare a riflettere. Come è normale che sia.
Top club contattano l’agente
Club importanti che già da questa estate hanno iniziato a prendere contatti con il suo agente, Pellegrini, ne stanno sollecitando la sua fantasia. Soprattutto del procuratore toscano. E nessuna creda alla favola che Maurizio non ci stia pensando.
Blindarlo per non correre rischi
Resta a Napoli? Certo, ha un triennale ancora tra le mani che lo lega al club azzurro. E ha soprattutto una voglia matta di andare avanti in questo matrimonio. Non ha il contratto in scadenza, ma si sa che i pezzi di carta, nel calcio, possono valere poco o niente. Così nessuno, in questo periodo, se la sentirebbe di giurare sulla sua permanenza perché se gli arrivasse una super chiamata potrebbero nascere sviluppi clamorosi. De Laurentiis continua a ripetere che Sarri rimarrà al Napoli ma lui stesso sa bene che qualcosa dovrà fare in questi mesi per blindarlo per davvero e per non correre rischi.
La clausola di Sarri pericolosa
L’ideale sarebbe proporgli il terzo rinnovo di contratto in meno di due anni e in quella sede rimuovere la clausola da 8 milioni di euro che consentirebbe, se versata tra il 2 febbraio e il 31 maggio del 2018, di liberarsi a giugno del 2018. In caso contrario, il contratto tra Sarri e il Napoli proseguirebbe fino al 2020. Senza altre clausole pendenti.
Si decide a Marzo?
L’impressione attuale è che Sarri, troppo preso dai suoi impegni, preferisce parlare di un eventuale nuovo contratto a marzo. Anche perché in quei giorni sarà più chiaro dove sarà il Napoli. De Laurentiis ha tutte le intenzioni di far rispettare il contratto fino al 2020: verrà rispettato ma, almeno per il momento, non prolungato. Né, tanto meno, ritoccato. Questo, sia chiaro, al momento. Poi è chiaro che le cose potrebbero cambiare. È successo la stessa cosa nel giugno del 2016, quando il patron e l’ad Chiavelli cancellarono le clausole unilaterali che consentivano al Napoli, alla fine di ogni anno, di decidere se far restare Sarri o meno.
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