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Tocilizumab, la conferma anche dalla Cina: “Funziona”. Ecco i dati

In Italia va avanti la sperimentazione del Tocilizumab per combattere il coronavirus, mentre dalla Cina arrivano conferme sul farmaco: “Funziona”. 

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A dare ulteriore credito al Tociluzumab per la lotta al coronavirus è uno studio cinese realizzato Anhui Provincial Hospital e dell’ospedale Anhui Fuyang. Nello studio preso in esame il farmaco  è stato utilizzato in aggiunta alla terapia di routine tra il 5 ed il 14 febbraio, su pazienti che si trovavano in condizioni critiche. Secondo quanto evidenziato dai ricercatori i pazienti trattati hanno avuto netti miglioramenti: la febbre si è abbassata ed anche gli altri sintomi si sono alleviati. Dei venti pazienti trattati ben quindici (75%) hanno ridotto il contributo di ossigeno a cui erano sottoposti.

Inoltre attraverso la tac è stato possibile evidenziare che l’opacità della lesione polmonare è stata assorbita in 19 pazienti, mentre la percentuale di linfociti che era nettamente diminuita è tornata alla normalità dopo 5 giorni di cure. Sempre su questi pazienti la proteina C-reattiva, che era stata sopra al limite è diminuita in maniera significativa nell’84% dei pazienti. Ma i dati dello studio cinese sul Tocilizumab tengono in conto anche gli effetti collaterali, che non sono stati segnalati. Inoltre dopo il trattamento 19 pazienti sono stati dimessi dopo 13,5 giorni.

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Ascierto e Tocilizumab

In Italia il Tocilizumab è stato utilizzato grazie all’intuizione del professor Paolo Ascierto e la collaborazione dei team medici degli ospedali Cotugno e Pascale di Napoli. Ad oggi il farmaco ‘napoletano’ è stato approvato per la sperimentazione dell’Aifa e lo stesso Ascierto ha fatto sapere che ci sono oltre 400 istituti medici accreditati per la sperimentazione. Buone notizie sul funzionamento della cura arrivano da tantissimi ospedali d’Italia.

Al momento ci si va ancora cauti nell’esprimersi sulla cura Ascierto, ma è impossibile negare i segnali positivi che arrivano. Per riuscire ad avere dei risultati scientifici, bisogna che la sperimentazione abbia termine e quindi analizzare i dati.