Calcio Napoli

Juventus in difficoltà finanziaria, Paolo Ziliani punge il club con la citazione di Massimo Troisi

Il giornalista della Juventus Paolo Ziliani si è scagliato contro la situazione finanziaria del club e cita Massimo Troisi: “Pensavo fosse amore, invece era un calesse. Quello tirato dai cavalli di ritorno

Il giornalista della Juventus Paolo Ziliani si è scagliato contro la situazione finanziaria del club, paragonandola a un “calesse tirato da cavalli di ritorno”. Secondo Ziliani, la Juventus dovrà vendere i suoi giocatori più pagati, perché non potrà mai permettersi di pagarli.

Il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Ziliani sui propri canali social ha analizzato i guai finanziari della Juventus e sintetizzato la situazione con una citazione a Massimo Troisi:

Chi mi segue lo sa: da quanti mesi scrivo che, non bastando i mille guai in cui si è cacciata, la Juventus dovrà risolvere il problema del ritorno all’ovile (ogni riferimento ad Agnelli è puramente casuale) di giocatori con stipendi ormai impossibili come Arthur, Zakaria, McKennie e perfino Kulusevski, l’unico veramente bravo ma verso il quale Allegri sembrava essere insofferente? Io scrivevo di altri zavorramenti in arrivo, altri parlavano di tesoretti con cui andare a comprare Pelè e Maradona.

Ziliani ha poi aggiunto: “Siamo arrivati al dunque e indovinate un po’? Rientrano tutti. In una Juve che sarà fuori dalle coppe per anni e al 99% in B e che non potrà mai pagarli: ergo, li darà via o li svenderà anche perché nessuno di loro vorrà restare, così come nessuno dei big attualmente in rosa vuole restare. Insomma, il tempo delle favole è finito: massima solidarietà ai lettori, soprattutto se tifosi della Juventus. Per loro le amare sorprese sono appena iniziate. Come ha detto Troisi: Pensavo fosse amore, invece era un calesse. Quello tirato dai cavalli di ritorno“.

I commenti di Ziliani arrivano in un momento in cui la Juventus sta affrontando una serie di sfide finanziarie derivate dai guai giudiziari nei quali il club di Agnelli è coinvolto.

Massimo Troisi: “Massimiliano, Ugo o Ciro”. Il monologo principe del cinema napoletano