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La memoria dei social riporta alla luce un episodio che ribalta la narrativa sul protocollo VAR

Le parole di Conte trovano conferma in un episodio del passato: il rigore revocato al Napoli contro il Parma cambia tutto


I social sono impietosi e non ti perdonano nulla. Non hanno voce ma ti beffeggiano nel loro assordante silenzio. Dopo lo scandaloso arbitraggio di Mariani in Inter – Napoli l’informazione sportiva, e non, italica ha scritto un’altra pagina nera della sua storia.

Non è un caso che siamo scesi al 46mo posto nel mondo per libertà di stampa. Per due giorni, dopo aver ridotto l’arbitraggio di Mariani, al solo rigore inventato per fallo di Dumfries su Anguissa, e non viceversa, si sono scatenati i fans delle redazioni giornalistiche di Milano, e non solo loro.

Dai social un episodio che ribalta la narrativa sul protocollo VAR
Il rigore farlocco concesso all’Inter

 

Il VAR di Inter-Napoli scatena la tempesta mediatica

Premesso che sull’uso e disuso del VAR si potrebbero riempire d’inchiostro tomi interi fin dalla sua introduzione, sulle sacrosante parole di Antonio Conte sull’uso improprio del VAR si è scatenata un’avvilente bufera mediatica senza precedenti. La strumentale campagna mediatica, partita a reti unificate dalla Rai e Mediaset è durata addirittura tre giorni.

Per tre lunghi giorni è stato detto e ridetto di tutto e di più su Conte, De Laurentis, Napoli e i napoletani: un revival che dalle nostre parti si conosce bene. Premesso che i bravi Franco Ordine, Ivan Zazzaroni e il tifoso interista Paolo Bonolis condividendo le sacrosante parole di Conte non hanno partecipato alla fiera mediatica, per tre lunghi giorni ne abbiamo sentite di tutti i colori.

Il gotha, il plus ultra, del giornalismo sportivo, e non solo, italico ci ha spiegato in tutte le salse il corretto uso del protocollo VAR andato in onda in Inter – Napoli. Ovviamente, non sono mancate le offese gratuite al Napoli e ai napoletani. Sicuri di non essere mai smentiti ci hanno spiegato che il protocollo VAR era rimasto inalterato da sette anni e che mai era stato disatteso.

Dai social un episodio che ribalta la narrativa sul protocollo VAR
Conte si sfoga contro il VAR

Il precedente che cambia tutto

Per tre lunghi giorni, dalle Alpi alle Piramidi, compresi alcuni napolisti di casa nostra, ci hanno redarguiti e spiegato, e rispiegato, che mai il VAR poteva intervenire e che non doveva intervenire. Improvvisamente, dopo tre lunghi giorni i paladini della verità assoluta, le cosiddette sentinelle della democrazia, si sono zittite sull’argomento che tanto li aveva scatenati.

I social sono impietosi. Osservano, giudicano, ascoltano, non hanno voce a reti unificate ma hanno memoria e ricordano, eccome che ricordano. E’ bastato che sul web comparisse l’episodio del rigore invalidato al Napoli con l’intervento del VAR in Napoli – Parma della III giornata della stagione in corso, diretta da Tremolada.

Era accaduto che l’arbitro di campo aveva assegnato un rigore al Napoli per fallo di Almqvist su Simeone. Tremolada vede bene ma inspiegabilmente viene richiamato dalla sala VAR per la visione al monitor. Il duo della sala VAR composto da Di Bello e Di Paolo chiama all’On Field Review Tremolada. Una volta rivisto l’episodio, il direttore monzese, sempre inspiegabilmente, ritorna sui suoi passi e revoca il rigore per il Napoli.

Se qualcuno pensa che si sia fatta ammenda si sbaglia. Aveva ragione Conte, divenuto gigante fra un’informazione che dovrebbe far riflettere dalle parti dell’Odg per gli opportuni accorgimenti.

Dai social un episodio che ribalta la narrativa sul protocollo VAR
fallo di Almqvist su Simeone

 

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