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Tifosi tra scaramanzie e sfottò. Per gli ambulanti vendite record a ruba la carta igienica Pipita

Tifosi tra scaramanzie e sberleffi in curva la maglia 9 diventa «71» Per gli ambulanti vendite record a ruba la carta igienica Pipita.

di:Pietro Treccagnoli  il Mattino

Tifosi tra scaramanzie e sfottò

Al Pipita sono stati dedicati quasi tutti gli sberleffi, come se gli altri dieci bianconeri non esistessero. Già quando è entrato sul prato verde del San Paolo per il tradizionale riscaldamento s’era capito come sarebbe andata a finire la vendetta, a prescindere dal risultato.

Lo ha salutato un minuto ininterrotto di fischi, moltiplicato per cinquantamila. A ogni suo passo, a ogni toccata di palla una scarica sibilante, un boato come se avesse segnato Maradona.

Gonzalo non si è mai girato verso le tribune. Ha subito preso un pallone, cominciando a palleggiare e i fischi non gli hanno dato tregua: dalle curve, dalle tribune, dai distinti, indistinto. Un bombardamento che è proseguito per tutti i novanta minuti ogni volta che l’argentino toccava palla. Non gliene hanno risparmiata nessuna. Il resto è conservato per mercoledì. È stata la giornata delle cautele, comunque.

Per gli ambulanti vendite record a ruba la carta igienica Pipita
A ruba la carta igienica Pipita

A ruba la carta igienica Pipita

A ruba la maglia con la scritta «Un giorno all’improvviso, nel cesso sei finito» e sotto il nome di Higuain affiancato dal numero 71.

Settantuno è stato il numero più citato, ieri sera. Era sulle maglie, su fogli bianchi distribuiti come volantini presi da abbondanti risme. Un affare i Rotoli di carta igienica a un euro con la faccia dell’ingrato.

Nello stadio è stato esposto persino un grande manifesto con Higuain in abito scuro sotto braccio a Lapo Elkann vestito da sposa:«La coppia perfetta». È stata la mono maniacale creatività della giornata.Verrà replicata mercoledì.

a ruba la carta igienica Pipita

INFILTRATI

Anche ieri, come Visitors gli infiltrati Juventini erano disseminati tra gli azzurri. E beffa tra le beffa la squadra di Allegri è scesa in campo con la maglietta azzurra, mentre i veri azzurri indossavano la divisa dei fujenti.Pasqua è vicina. Una provocazione piemontese e scaramanzia napoletana.

Dov’erano gli invisi tifosi bianconeri? Lo gridava, tra le risate dei supporter di casa che si avviavano ai gate, anche un venditore di sciarpe all’angolo di via Giambattista Marino: «Non vi nascondete tra di noi, juventini. Dove siete?».

Alle 19,30, quando gli azzurri si sono materializzati, il bus ha faticato a guadagnare il passo. «Devi vincere, devi vincere» urlavano tutti mentre il pullman con i vetri oscurati era bersagliato dalle luci degli smartphone che registravano l’apparizione degli undici apostoli.

A poca distanza una decina scarsa di juventini, ma nessun disturbatore azzurro. Anche davanti ai tornelli è proceduto tutto con un ordine quasi svizzero. Code serpeggiavano nel piazzale, chiacchiere, incoraggiamenti, forza Napoli, forza Napoli.