Calcio Napoli

SKY, Modugno: “Ecco chi giocherà contro il Verona. Qui c’è la tendenza a farsi del male”

Francesco Modugno, inviato a Napoli per SkY sport 24, ha parlato della squadra azzurra in vista della sfida contro il Verona.

Subito dopo il ko con i rossoneri nello spogliatoio del ‘Maradona’ è andato in scena un confronto piuttosto aspro tra i calciatori azzurri. In particolare i più esperti avrebbero rinfacciato ad altri una concentrazione e un livello non adatti all’importanza e al livello della partita.

L’insofferenza per quel salto che manca era ben presente. Con Spalletti da una parte anche contento almeno di quello sfogo, che denota una reazione e una voglia di cambiare le cose. “Chi soffre la pressione deve farsi da parte”, aveva detto lo stesso mister nel dopo-gara. La gara contro il Verona diventa importantissima per il cammino del Napoli, come ha spiegato ai microfoni di Radio Marte l’inviato di SKY, Francesco Modugno:

“Napoli ha la tendenza a farsi del male, dovrebbe compiacersi di aver avuto Ancelotti, uno degli allenatori migliori in assoluto. La sua storia non può essere discussa. Ha un riconoscimento internazionale che di certo non riflettono i suoi mesi a Napoli. Qui qualcuno deve accorgersene ancora.

Cambi per Spalletti a Verona? Dal punto di vista tattico può cambiare poco. Non penso che i problemi di una squadra come il Napoli dipendano dalla posizione cambiata di 10 metri in avanti o indietro di Zielinski. Mertens si è visto poco nell’ultimo periodo ma penso possa ancora rappresentare una risorsa perché lui ha voglia di regalarci un gran finale, magari per insinuare nella società il dubbio sul contratto. Quando ha abbondanza e settimana lunga c’è sempre la possibilità di cambi. Ounas e Lozano possono rappresentare delle chance”.

Modugno nel corso del suo intervento ha poi aggiunto: “Oggi faccio fatica a dire che gioca ma per me qualche riflessione la farà. Penso anche Anguissa possa giocare. La sconfitta contro il Milan ha fatto male, anche perché era uno scontro diretto. Ma non penso abbia minato la consapevolezza della squadra, che ha sempre creduto di potersi giocare lo Scudetto.

Questa squadra è ferita ma non è morta, sportivamente parlando. Ci sono 30 punti in palio e la voglia di reagire. La squadra sa di essere forte, perché non provarci ancora? Per le altre squadre ci sono insidie un po’ dappertutto. Certo è difficile fare tabelle, dipende molto da classifica e motivazione”.