La questione debiti tra il Comune di Napoli e la Società Sportiva Calcio Napoli di Aurelio De Laurentiis non è ancora risolta. Già qualche settimana fa c’è stato un incontro tra il sindaco Gaetano Manfredi ed il patron del club partenopeo per parlare proprio della situazione debitoria. Le cifre ufficiali non ci sono ma si parla di circa 4,5 milioni di euro che la società azzurra deve versare nelle casse dell’Ente proprietario dell’impianto di Fuorigrotta. “Credo ci siano tutte le condizioni per trovare una soluzione al problema, se c’è la volontà le problematiche si possono sempre risolvere” fa sapere Nino Simeone, consigliere comunale e presidente della commissione Infrastrutture.
Stadio Maradona: i debiti del Napoli di De Laurentiis
I prossimi giorni saranno importanti per definire la questione che si fa sempre più delicata, ma c’è la volontà di dialogo tra le parti: “Il Calcio Napoli, così come altri, hanno la possibilità di usufruire di uno sconto per il periodo Covid e quindi è giusto che venga applicato, anche perché in quel lasso di tempo gli spettatori non ci sono stati o l’impianto è stato utilizzato con capienza ridotta” dice il consigliere Simeone in esclusiva ai nostri microfoni. “Ora bisogna capire se si vuole costruire una collaborazione, che è una base importante da cui partire. De Laurentiis fa giustamente i suoi interessi, così come io da amministratore devo fare gli interessi dei cittadini” dice Simeone che porge la mano alla società partenopea, ma è fermo nelle richieste: “Attualmente non c’è ancora un contenzioso, ma qualora la situazione dei debiti del Napoli per lo stadio Maradona non si dovesse risolvere entro qualche settimana, allora saremo pronti a far intervenire l’Avvocatura generale del Comune di Napoli“.
Il manto erboso e lo stadio aperto a tutti
Ma lo stadio Maradona preoccupa non solo per la situazione debitoria della SSCN, ma anche da un punto di vista strutturale. Lo stesso Simeone già nei giorni scorsi aveva espresso perplessità per le condizioni in cui è stato lasciato il “manto erboso dopo i fantastici concerti che ci sono stati negli ultimi tempi a Napoli“. Le esibizioni dei vari Joseph Capriati, Vasco Rossi e Ultimo, ad esempio, hanno inciso sul terreno di gioco ed ora bisogna capire chi deve ripristinarlo: “Ad intervenire devono essere gli organizzatore dei concerti, che a quanto ne so hanno firmato polizze fidejussorie proprio per queste problematiche“. L’intervento però deve essere fatto entro breve per il 14 agosto ricomincia il campionato, anche se il Napoli di Spalletti giocherà fuori casa col Verona la prima partita, quindi ci sarebbe una settimana in più di tempo per intervenire sul manto erboso dello stadio Diego Armando Maradona.
Stadio che Simeone sogna possa diventare anche più aperto dal punto di vista sociale: “Nella convenzione firmata nel 2019 c’è la possibilità di destinare gratuitamente 300 biglietti alle associazioni che si occupano di disagio minorile e alle scolaresche. Sarebbe davvero bello che questo fosse fatto, perché regalare un sorriso ed una gioia a questi ragazzi sarebbe un gesto importante verso la città“. Altro problema da risolvere, si spera di farlo già con l’avvio del campionato di Serie A o al massimo entro nella pausa dei mondiali, è quello di “dedicare un settore dello stadio a chi ha disabilità motoria. Attualmente ci sono pochissimi posti e l’accesso per questi nostri concittadini è un totale incubo, visto che per entrare con supporti come stampelle e carrozzine è necessario bloccare il biglietto, chiedere l’approvazione della società e poi ricevere il via libera” conclude Simeone.
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