Le Interviste

L’ex Rangers Amoruso: “L’unica insidia del Napoli è il Napoli. A Glasgow la spinta dei 55mila”

L’ex calciatore dei Rangers Glasgow Lorenzo Amoruso si è soffermato su Rangers-Napoli, ai microfoni di Radio CRC nel corso della trasmissione Si Gonfia la Rete: “Napoli? Per come ha battuto il Liverpool e per come sta giocando bene, c’è da ben sperare. In Champions affronterà una squadra che viene da due sconfitte pesanti. Lo stadio dei Rangers è molto caloroso. I padroni di casa lotteranno fino alla fine, ma il Napoli è superiore. L’unica insidia del Napoli può essere il Napoli stesso che deve capire di non poter pensare neanche minimamente di sottovalutare l’avversario. È fondamentale questo passaggio con i Rangers, perché una vittoria proietterebbe in maniera abbastanza preponderante il Napoli verso la qualificazione. I Rangers sicuramente avranno la spinta dei 55.000, ma il Napoli non è nuovo a queste situazioni”.

Ha poi proseguito: “Il secondo anno per Spalletti è quasi sempre il migliore ed è quello che un po’ sta succedendo. La paura è quella che la squadra possa pensare di poter battere i Rangers per la grande prestazione contro il Liverpool. Non si deve commettere l’errore di pensare di essere superiori. Il Napoli è dinamico ed impressiona per i cambi di velocità nelle partite. Lì non farà caldo come in Italia, ci sarà il fresco in campo. L’allenatore dei Rangers è un mio amico e non mi sembra abbia mai avuto il polso per motivare la squadra. Quando affronti queste squadre la capacità del Napoli deve essere quella di evidenziare le lacune degli avversari”.

“Per quanto la squadra di Spalletti può essere stanca, ma la superiorità c’è e si deve vedere da subito. Essere leader è una questione di nascita, hanno visto in me un leader nello spogliatoio perché ho sempre messo davanti la squadra prima di ogni egoismo individuale. L’ambiente? Io ho giocato con i Rangers in campionato, Champions League ed Europa League e vi garantisco che non ci sono rischi, perché gli scozzesi sono persone molto sportive. Credo che il problema più grosso sia stato la morte della regina, è abbastanza complicata come situazione”.