Prandelli parla al Mattino: “Attenzione al Nizza anche senza Balotelli sono da temere. Gli azzurri valgono la Juve ma Il Napoli deve convincersi assolutamente di una cosa…”
di Pino Taormina il Mattino
Prandelli parla al Mattino
Cesare Parandelli ha rilasciato una bella intervista al quotidiano il Mattino. L’ex CT sa bene come si battono le maledizioni: perché negli ultimi dieci anni per due volte ha superato l’ostacolo del playoff di agosto.
Allora,come si fa Prandelli?
«Facendo proprio come ha fatto il Napoli: cambiando poco senza farsi trascinare dalle sirene del mercato, puntando sulla solidità di un gruppo che ha fatto cose straordinarie nella passata stagione. Non era questa l’estate giusta per cambiare, c’è da chiudere un ciclo».
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Questo Nizza sembra inferiore al Napoli. Vero?
«Come si fa a dare una valutazione di questo tipo? La terza del campionato francese non è una sprovveduta, non può esserlo. Ha cambiato molti dei suoi giocatori ma a questi livelli non possono esistere squadre deboli. Il Napoli deve pensare a giocare da Napoli e passare il turno».
Ma cosa manca al Napoli per arrivar e davanti a tutti?
«Si devono convincere di essere i più forti. E non solo dicendoselo tra di loro. Devono capire che nel corso dei novanta minuti arrivano dei momenti di sofferenza in cui occorre stingerei denti. È bello avere sempre il pallone trai piedi, ma non è sempre possibile. Ed è dalla gestione di questi momenti che passa il salto verso l’alto del Napoli».
Giocare a Ferragosto non è proprio da calcio italiano?
«No, non lo è. Ma quando il Napoli scenderà in campo contro il Nizza troverà il San Paolo pieno, 50mila tifosi a sostenerlo e quasi non farà differenza con una partita d’inverno»
La terza del campionato francese può competere con la terza della serie A?
«Certo. Ci sono molti giocatori tecnici in Ligue 1, giovani di qualità che corrono tanto. E a questi livelli correre spesso fa la differenza. È un calcio interessante, dove i club hanno programmato bene e si vede».
Quello del Nizza è stato solo un bell’exploit? Si è piazzato davanti al Lione, al Marsiglia e altre big.
«Non ci si può più sorprendere. Favre ha lavorato con un gruppo di giocatori arrivati quasi tutti in prestito: ha indovinato tutto, trovando ragazzi con le giuste motivazioni. O forse è più giusto dire che è stato lui bravo a motivarli. Sotto questo aspetto il Napoli deve fare attenzione: arriverà una squadra che non ha nulla da perdere…».