Scavi di Pompei, i tesori della Casa di Priapo. Scoperti nuovi affreschi nella Regio V: il dio della prosperità e un volto di donna.
POMPEI, LA CASA DI PRIAPO
NAPOLI – Potrebbe nascere un nuovo percorso sotto il segno del dioPriapo. Pompei non si smentisce e continua a restituire meraviglie. Dalla cenere e lapillo ecco emergere lungo la via del Vesuvio un’intera parete di una domus fino a ora sconosciuta. Ma che il nome se lo è dato da sola: Casa di Priapo per via di quell’affresco che riproduce il dio della prosperità posto sulle fauces, cioè il corridoio di accesso all’abitazione aperto sulla strada.
DIO DELLA PROSPERITÀ
È la prima volta dopo 120 anni che a Pompei si ritrova una raffigurazione del dio della prosperità: tra il 1894 e il 1895 toccò a quello celebre della Casa dei Vettii, un dipinto protagonista di quel lungo filone sulla “Pompei erotica” che ha fatto (e fa) la fortuna di guide e pubblicazioni. Perché quel dio con un fallo sproporzionato poggiato su uno dei due piatti della bilancia a due bracci faceva scandalo. Tanto che fino a trent’anni fa l’affresco era chiuso da un cassonetto e in precedenza veniva mostrato solo agli uomini.
POMPEI SCOPERTI NUOVI AFFRESCHI
Un altro Priapo, dunque, è riemerso a Pompei. Nei nuovi affreschi ecco apparire il raffinato volto di donna racchiuso in un tondo, capelli biondo rame, occhi profondi, l’indice della mano destra portato alle labbra in segno di pudicizia. È su fondo bianco, si trova sulla parte che guarda all’interno della domus. A seguire, l’ampia parete, ancora da esplorare fino al pavimento, con la figura di Priapo in piedi, poggiato a un pilastrino. La bilancia, il fallo e il sacchetto di monete, così come il rigoglioso piatto con frutta e ortaggi deposto ai piedi del dio, sono tutti simboli che rimandano alla prosperità e alla ricchezza.
REGIO V :IL FALLO IN TERRACOTTA
Ecco poi un terzo ambiente, sempre nella regio V: appena scoperto, si trova un fallo in terracotta a rilievo colorato di rosso. Sotto, scoperta anche un’iscrizione elettorale dipinta. Anche in altre strade si trovano placchette in terraccotta con il fallo, quasi tutte in funzione propiziatoria. Le sorprese non finiscono qui: una seconda casa individuata lungo via del Vesuvio ha messo in luce una fontana ninfeo, con la facciata rivolta verso l’interno dell’isolato, dove probabilmente si apriva un giardino. Della fontana si vedono la parte superiore delle colonne, della nicchia e del frontone, sul tipo di quella della Casa dell’Orso ferito. La fontana è rivestita di tessere vitree e conchiglie, in un lato compare un uccello a mosaico che porta un ramoscello nel becco. Vicino alla fontana sono stati trovati due flauti in bronzo con anima in osso.