Calcio Napoli

Pastore: “Il vero scandalo, non è il gol annullato a kessie, ma il titolo che la Gazzetta dello Sport. Ecco cosa faranno al Napoli”

Rosario Pastore interviene sul gol annullato al Milan e sulla polemica inscenata dalla Gazzetta dello sport su arbitro e VAR.

MILAN-NAPOLI, SCANDALOSO TITOLO DELLA GAZZETTA DELLO SPORT

Rosario Pastore, decano dei giornalisti Napoletani è intervenuto sin merito alle polemiche dopo Milan-Napoli per il gol annullato a Kessie:

Lo scandalo, il vero scandalo, non è la decisione del Var ma il titolo che la Gazzetta dello Sport, una volta giornale sportivo nazionale, oggi simile ad un bollettino lombardo-piemontese, ha dedicato a Milan-Napoli. Utilizzando nel titolo di apertura i caratteri di scatola che, ai tempi di direttori “veri”, Palumbo e Cannavò, venivano utilizzati esclusivamente per le grandissime imprese degli atleti italiani, la cosiddetta “rosea” ha fatto esplodere questo titolo: <Così non Var!>.

Bene, molto bene, complimenti vivissimi. Direttore, stanza dei bottoni e, ovviamente, corpo redazionale sono usciti allo scoperto. Pronti a dichiarare una guerra ideologica per il presunto torto subito da una delle loro squadre del cuore. Checché ne dicano, la situazione era del tutto chiara: Giroud, in chiara posizione di fuorigioco, col suo corpo, aveva impedito la piena libertà di movimenti a Juan Jesus, così che la sua posizione da passiva era diventata attiva”.

Pastore: "Milan-Napoli, lo scandalo è il titolo della Gazzetta dello Sport"
Il titolo polemico della Gazzetta dello Sport

GOL DA ANNULLARE

L’arbitro, spiega Pastore,  aveva prima concesso il gol poi, richiamato dal Var, aveva visto chiaramente come erano andate le cose e aveva annullato la rete. Apriti cielo! Negli studi di Dazn e poi di Sky e poi del mondo intero (includo anche la Domenica Sportiva, con qualche eccezione), si è aperto immediatamente il processo. A me è parso di rivivere i fatti delle prime giornate di questo campionato, quando le stesse urla si erano levate per i troppi (e sacrosanti) rigori fischiati a favore del Napoli. Una lotta vincente, visto che siamo tornati ai tempi in cui una massima punizione a favore del Napoli era più rara di una cascata d’acqua fresca nel deserto del Sahara.

Chissà perché gli stessi lai non si sono levati quando alla squadra di Spalletti, a Reggio Emilia contro il Sassuolo, era stata rubata nei minuti finali una vittoria netta, grazie alle decisioni di un arbitro leggermente “distratto”, il pugliese Pezzuto, che aveva capovolto la responsabilità di un fallo netto e si era adottato per le proteste del tecnico napoletano, buttandolo fuori e facendolo squalificare per due giornate.

IL NAPOLI PAGHERÀ L’IMPRESA DI SAN SIRO

“E chissà perché lo stesso sgomento non lo si era avvertito nel finale di campionato dell’anno scorso, quando Cuadrado, il premio Oscar per le sceneggiate, neanche sfiorato da Perisic, si era lasciato cadere, ottenendo dal mediocre (e per fortuna ritirato) Calvarese un rigore che avrebbe significato vittoria e quarto posto valido per la Champions alla Juve. L’Inter aveva già vinto il titolo, quindi nessuna recriminazione nè dei nerazzurri nè, tantomeno, del giornale milanese.

E a chi poteva fregare se il Napoli società ci avrebbe rimesso una cinquantina di milioni? Ora, amici miei, facciamocene una ragione: il Napoli pagherà duramente il suo coraggio e l’impresa di San Siro. Coi 3 punti gentilmente e umilmente regalati dalla Salernitana alla Juve, il piano di rivedere al più presto lo stesso quartetto teso alla prossima Champion (Inter, Milan, Atalanta e Juventus) è diventato un tantino meno facile, grazie al grande gol di Elmas. Ma non dubitate, ci sarà, specie dopo certi titoloni, chi provvederà e rimedierà al più presto...” Ha concluso Pastore.

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