Calcio e sport in streaming su internet. C’è chi sfrutta i canali segreti del Web per guardare calcio e sport senza pagare costosi abbonamenti. Svelati i retroscena.
Calcio e sport in streaming, non solo Sky e Dazn. Fino a qualche anno fa, per seguire le partite di calcio della propria squadra del cuore era sufficiente sottoscrivere un abbonamento a Sky. Nel luglio 2018, in Italia ha fatto il suo esordio Dazn. La nuova stagione di calcio italiano e internazionale appena iniziata ha portato con sé una vera e propria rivoluzione nel mercato dei diritti televisivi. La relativa stabilità che abbiamo conosciuto negli ultimi anni è stata ormai messa da parte.
La scesa in campo di operatori che propongono servizi in streaming, ha modificato pesantemente gli equilibri. Gli appassionati di calcio e non solo si sono così ritrovati di fronte ad un’offerta piuttosto variegata. Tanto da creare confusione tra coloro abituati, ormai da anni, a districarsi semplicemente tra SKY e DAZN. Tranquilli, in queste pagine cercheremo di fare chiarezza.
CALCIO E SPORT IN STREAMING: I CANALI SEGRETI DEL WEB
Non solo Sky e Dazn. Gli appassionati di calcio e di sport in generale, che vorranno seguire gli eventi in diretta dovranno scegliere uno tra i numerosi fornitori di servizi che si sono affacciati sul mercato: Tim Vision, Amazon Prime Video, Mediaset, Helbiz, Now Tv, Snai e Eleven Sports. Alcune piattaforme però utilizzano gli stessi contenuti, infatti: Tim Vision dà la possibilità di acquistare pacchetti con Dazn incluso, Helbiz trasmette in streaming tutta la serie B (come Sky e Dazn), Now Tv ha incluso, nel pacchetto Pass Sport, tutta la programmazione calcistica di Sky, e Snai e Eleven Sports mostrano i match di Serie C.
CALCIO E SPORT IN CHIARO: SVELATI SERVIZI ILLEGALI
C’è chi sfrutta i canali segreti del Web per guardare tutto senza pagare costosi abbonamenti. Svelati i retroscena.
Gli appassionati di calcio, sicuramente avranno sentito parlare di streaming illegale su Internet, ovverosia di quei siti che premettono di seguire le partite della propria squadra del cuore senza sborsare un euro. Fino a qualche anno fa, il servizio RojaDirecta ha fatto la parte del leone dando la possibilità di seguire live un grandissimo numero di eventi sportivi, in barba ai diritti di trasmissione. Oggi sul Web si trovano nuovi siti che permettono la visione dei contenuti sportivi da browser, tramite un classico player multimediale integrato. C’è da dire che il problema dei banner ingannevoli e malware pronti a infettare il computer, caratteristiche di tutti quei siti che offrono gratuitamente contenuti che normalmente dovrebbero essere a pagamento, continua ad affliggere coloro che ne fanno uso.
LA TRUFFA DEGLI ABBONAMENTI SUPER SCONTATI SU TELEGRAM
Su Telegram si trovano venditori che a pochissimi euro forniscono l’accesso ai principali servizi di Pay per view come Dazn, Netflix, Disney+ ecc, permettendo all’acquirente di risparmiare fino all’80% sul costo originale.
Tutto ciò è legale? Gli account funzionano? C’è da fidarsi?
Ovviamente questo metodo non è esente da rischi: nessuno dà la certezza che se si acquista l’abbonamento low cast questo rimanga in funzione per tutto il tempo prestabilito. Inoltre DAZN &Co. in qualsiasi momento potrebbero decidere di bannare dal sito gli intrusi. Il nostro consiglio è sempre quello di stare lontano da queste soluzioni per evitare di incappare in truffe o, peggio, di rischiare sanzioni penali. Se sei appassionato di calcio o di sport in generale, ti consigliamo di optare per un abbonamento alle pay per view .
COME FANNO GLI SMANETTONI A GUARDARE IL CALCIO E LO SPORT IN STREAMING GRATIS?
Per vedere a scrocco i canali a pagamento lo smanettone dello streaming utilizza un programma che si chiama Kodi. Installando un particolare plugin, truccano kodi permettendogli di ricevere il segnale delle Pay tv.
I CANALI SEGRETI DEL WEB PER LO STREAMING ILLEGALE
Ogni giorno spuntano sul Web nuovi siti illegali he permettono la visione dei contenuti sportivi visionabili da browser. StarlIve è quello più gettonato dagli smanettoni.
Il giro d’affari generato dai siti di streaming illegali è enorme. Basti pensare che ogniqualvolta qualcuno clicca sul tasto play per iniziare a vedere una partita, si aprono tantissimi popup pubblicitari che generano fior
di ricavi. Questi grandi introiti spingono i pirati a mettere più match sportivi in streaming e/o a creare nuovi siti pirata. Starlive ne è l’esempio, ma ce ne sono tanti altri, come Socceron e Skorlive. Tutti questi siti offrono la medesima modalità d’uso: l’utente entra, sceglie dall’elenco proposto il match che desidera e inizia a guardarlo in maniera del tutto gratuita ma illegale, ricordiamolo, e senza lasciare traccia, dato che non viene richiesta alcuna registrazione o dato sensibile. Per migliorare ulteriormente la sicurezza, alcuni smanettoni si armano di VPN (Virtual Private Network) per assicurarsi il massimo anonimato. Molti utenti che usufruiscono del servizio, sono però invasi da miglia di virus, che in alcuni casi hanno danneggiato seriamente i pc.
STREAMING ILLEGALE COSA SI RISCHIA?
I servizi pirata fanno risparmiare oppure in alcuni casi come abbiamo visto sono gratis ma nascondono veri e propri prericoli per il videospettatore. Trasmettere una partita di calcio in streaming quando è un altro a pagare i diritti televisivi comporta alla meglio una multa e alla peggio anche il carcere.
Altra condotta penalmente rilevante in tema di streaming e, più in generale, di pirateria online è quella consistente nel decodificare il segnale criptato delle Pay TV (ad esempio Sky e Mediaset) e ritrasmetterlo via internet verso decine di clienti per trarne un profitto.
Ma attenzione: può incorrere in sanzioni penali anche l’utente finale che acceda ai contenuti delle TV a pagamento senza un regolare abbonamento.
Particolarmente diffuso è, infatti, il fenomeno del cd. “card sharing”, che consiste nell’installare un decoder collegato alla rete internet e ad una TV per guardare canali televisivi a pagamento senza la relativa smart card.
Qui la condotta sanzionata consiste nell’aggirare le misure tecnologiche poste dalle Pay TV per impedirne l’accesso a fini fraudolenti, che si concretano nel mancato pagamento del canone.
Sul punto, è intervenuta anche la Corte di Cassazione che ha confermato la condanna a 4 mesi di reclusione ed Euro 2.000,00 di multa ad un soggetto che aveva “installato un apparecchio con decoder regolarmente alimentato alla rete LAN domestica e Internet collegato con apparato TV e connessione all’impianto satellitare, così rendendo visibili i canali televisivi del gruppo Sky Italia in assenza della relativa smart card”.
Fonte: winmagazine, Dazn, Timvision, gov.it