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Osimhen: “A Napoli sono felice, ho vinto contro chi mi augura il male. Mi hanno scartato due club ora cosa diranno?”

Victor Osimhen, attaccante del Napoli, ha rilasciato un’intervista esclusiva a OmaSports.com, parlando della sua vita e carriera calcistica.

Victor Osimhen, attaccante del Napoli, ai microfoni di  OmaSports.com, ha parlato della sua esperienza azzurra e della sua vita e carriera calcistica. Osimhen, originario del Nigeria, ha iniziato la sua carriera calcistica giovanile in patria prima di trasferirsi in Belgio per giocare per il RSC Charleroi. Durante il suo periodo in Belgio, Osimhen ha affrontato diverse difficoltà, tra cui infortuni gravi e la scartato da due club.

Nonostante queste sfide, Osimhen non ha mai perso la fiducia in se stesso e ha continuato a lavorare duramente per raggiungere i suoi obiettivi. Il suo impegno e il suo talento non sono passati inosservati, e nel 2019 è stato acquistato dal Napoli. Da allora, Osimhen si è dimostrato un giocatore di alto livello, segnando gol importanti e vincendo premi personali.

Osimhen ha dichiarato di essere felice di giocare per uno dei più grandi club d’Europa come il Napoli e di aver superato ostacoli e infortuni gravi per arrivare dove è oggi.

L’intervista di Osimhen a OmaSports.com

“La mia vita è semplice. Mi piace ridere ma certe volte posso essere così serio da sembrare cattivo. Questa è la mia vita, ed il mio modo di vivere è: rispetto tutti, ma non temere nessuno. Rispetto tutti, è questo il mio comportamento. Il campo è il mio lavoro, solo business.

Quando esco dal campo, invece, c’è un me completamente diverso, come se volessi solamente vivere la vita, divertirmi ed essere felice perché la vita è troppo breve, e il tempo che ho a disposizione voglio godermelo. Voglio solo continuare a ridere, a vivere, a fare soldi e ovviamente tenere le persone che amo vicine al mio cuore e continuare anche a ballare”.

“Sono soddisfatto del livello che ho raggiunto? Probabilmente più del 100%, 1001%, perché ho raggiunto uno obiettivo per me stesso, il tipo di vita che voglio vivere, ed anche quando le cose non andavano così bene, ho continuato a crederci, a sognare, a pregare, lavorare sodo, fare quel lavoro che è il mio vero amore, il calcio, e per arrivare dove sono oggi ci sono stati molti ostacoli che ho dovuto superare.

Un sacco di odio ed amore, di pugnalate alle spalle, troppe complicazioni che mi hanno davvero fatto male. Non trovo una parola giusta per descrivere il mio successo, ma è arrivato con molto sacrificio, molte lacrime, molti fallimenti. In realtà, alcune persone speravano che sarei arrivato lì solo per vedermi cadere.

Mi hanno scartato in Belgio, ben due club, credevano che non avrei potuto fare ciò che loro chiedevano. Mi paragonano a giocatori del passato, non vorrei fare nomi ma ho sentito molti farlo. Sono umano, anche i calciatori lo sono, quindi preferisco lasciare viva la loro opinione e dimostrerò che si sono assolutamente sbagliati, e Dio è stato così bravo che gli ha già mostrato che si sbagliavano”.

Gioco in uno dei più grandi club d’Europa, uno dei migliori campionati d’Europa, sono stato nominato per il premio come miglior giovane dell’anno, ho vinto così tanti premi personali che tanto desideravo e sentivo di meritare, è un enorme soddisfazione per me perché, considerando il fatto che ho subito molti infortuni gravi, sono sempre tornato, ho dato il massimo e sto bene con me stesso e con la mia coscienza.

Ecco perché, ogni giorno che mi sveglio, rendo grazie a Dio, grazie mille, grazie per tutto perché senza non sarei arrivato dove sono oggi. È come se stessi vincendo cento a zero perché in realtà ho vinto nella vita e sto vincendo contro ogni probabilità.

Ho vinto contro persone che in realtà mi hanno cancellato dalla loro vita o mi augurano del male, ma sono così grato a Dio per dove sono oggi e non credo che abbia ancora finito con me”.