Il presidente della Salernitana Danilo Iervolino commenta la partita con il Napoli, ma anche la corsa scudetto ed i sogni Cavani e Mertens.
Vi proponiamo di seguito l’intervista rilasciata da Iervolino a Il Mattino
Il sistema calcio e le sue riforme: in cosa si sente legato a De Laurentiis?
«Siamo vicinissimi nell’idea che la Lega si debba trasformare radicalmente in un market company vero e proprio. Non solo nella gestione dei diritti televisivi in autonomia rispetto ai Fondi così come vuole Aurelio, perché anche io non credo nell’azione salvifica promessa dagli investitori finanziari. Penso a un sistema che debba essere in grado di cedere i diritti nazionali e internazionali attraverso una piattaforma di intrattenimento, con produzione proprie, che possano essere collegate anche a società di scommesse. In questo modo si darebbe una grossa mano ai club per aumentare ricavi e i fatturati. Ma non basta».
Il sistema calcio e le sue riforme: in cosa si sente legato a De Laurentiis?
«Siamo vicinissimi nell’idea che la Lega si debba trasformare radicalmente in un market company vero e proprio. Non solo nella gestione dei diritti televisivi in autonomia rispetto ai Fondi così come vuole Aurelio, perché anche io non credo nell’azione salvifica promessa dagli investitori finanziari. Penso a un sistema che debba essere in grado di cedere i diritti nazionali e internazionali attraverso una piattaforma di intrattenimento, con produzione proprie, che possano essere collegate anche a società di scommesse. In questo modo si darebbe una grossa mano ai club per aumentare ricavi e i fatturati. Ma non basta».
Iervolino: sul derby Salernitana-Napoli
E che distanze ci sono con De Laurentiis?
«Una su tutte: lui è sempre molto presente nei lavori in Lega, io preferisco delegare a un mio manager».
Appena prese il comando della Salernitana, più o meno un anno fa, si augurò lo scudetto al Napoli e la salvezza ai granata. Si è salvata solo la Salernitana…
«Ma spero e penso che questo sia l’anno giusto per il Napoli. Noi ci salveremo e il campionato lo vincerà De Laurentiis che ha tutte le carte in regola per farlo. E se lo merita. Sogno un Mezzogiorno protagonista con la salvezza anche del Lecce e una risalita del Benevento».
Cosa si aspetta dal derby di domani?
«Mi aspetto il coraggio di una squadra rinata. La Salernitana era scarica di muscoli e di testa. Non posso pretendere la vittoria con la capolista che ha il gioco più bello d’Europa, sarebbe un sogno battere gli azzurri ma posso pretendere di vedere una squadra che lotta, che ha grinta, che combatte e che mette pressione agli azzurri in ogni istante della partita».
Cavani e Mertens, ex azzurri, i suoi due più grandi sogni recenti. Perché non li ha realizzati?
«Giusto, erano due sogni. E basta. Ma quando nel calcio si parla di sogni e un presidente come me è portato a dirlo, poi il sogno nell’immaginario dei tifosi diventa una possibilità, poi si tramuta in una idea e infine diventa come un tarlo. E quando non arriva, sembra un fallimento. Non ho mai detto voglio Cavani, ho detto sogno Cavani perché è un attaccante incredibile. Così come per Mertens: quando ho visto il suo appello a restare qui, ho detto che si potrebbe portare a Salerno visto che la Campania lo ama. Ma non c’è mai stata trattativa».