L’arrivo a Napoli di Luciano Spalletti è stato determinante per molti calciatori azzurri, in particolare per Mario Rui.
Il Napoli in questa stagione ha già vinto due scommesse, ovvero quelle di Kim e di Kvaratskhelia. Entrambi venivano da due campionati considerati minori ma alla fine stanno sostituendo alla grande due calciatori importanti come Insigne e Koulibaly.
La vera rivelazione però è stata Mario Rui, il maestro come lo ha definito Spalletti si è caricato il Napoli sulle spalle offrendo prestazioni di altissimo livello.
Il portoghese, non ha sofferto la rivalità con Olivera, anzi ne ha tratto beneficio, mettendosi a disposizione del mister e dei compagni, e pensare che Carlo Ancelotti disse:
“il più rompiscatole del gruppo”: “Quando si lavora in un gruppo c’è disciplina, qui a Napoli sono tutti a posto. Il più fastidioso? Sicuramente Mario Rui, un rompiscatole (ride, ndr)”. Mario rui anche con Gattuso non ebbe un grande rapporto, il tecnico ex Milan lo cacciò via durante una seduta d’allenamento.
Con l’arrivo di spalletti però tutto è cambiato. Mario Rui si è preso la sua rivincita, costruita con il lavoro e la pazienza di chi ha saputo spazzare via critiche ingenerose che in certi casi sono state anche feroci, spropositate. Che carattere: un sergente di ferro. Il tecnico di Certaldo ha individuato sin dal primo giorno della sua esperienza azzurra Mario Rui, come uno dei personaggi di maggiore spessore della squadra e che dopo la rivoluzione d’estate è diventato un riferimento assoluto. Un vero leader.
Il terzino come abbiamo detto non soffre la rivalità nel ruolo con Mathias Olivera, e dà sempre il massimo in ogni allenamento. Nel Napoli di Spalletti, Mario Rui oggi per rendimento e costanza è in assoluto uno dei migliori calciatori della serie A.