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Napoli-Juventus è il derby del sud. Spalletti ha ragione: Ecco perché

Spalletti ah affermato che Napoli-Juventus è il derby del sud. Lo scrittore Angelo Forgione da ragione al tecnico del Napoli

Napoli-Juventus è il derby del sud. Luciano Spalletti in conferenza stampa prima ha affermato: “Per motivi storici e sociali sappiamo che i tifosi della Juventus sono per gran parte del sud, ma c’è un sud che non tiferà mai Juventus e questo sud sta a Napoli. Essere napoletani e tifare Napoli è l’unica cosa che conta e questo dobbiamo saperlo”.

Lo scrittore e giornalista Angelo Forgione da ragione al tecnico del Napoli. Forgione dalla sua pagina facebook ha spiegato perchè Napoli-Juventus può essere considerato il reale derby del sud.

SPALLETTI INDIVIDUA IL DERBY DEL SUD: NAPOLI-JUVE

“Spalletti carica l’ambiente alla vigilia di Napoli-Juventus così:
Per motivi storici e sociali sappiamo che i tifosi della Juventus sono per gran parte del Sud, ma c’è un Sud che non tiferà mai Juventus e questo Sud sta a Napoli. Essere napoletani e tifare Napoli è l’unica cosa che conta e questo dobbiamo saperlo noi”
È preparatissimo, lo Spallettone, e ne ha da vendere di ragione. Juve-Napoli è infatti, più che Nord contro Sud, il vero derby del Sud! Una sorta di Campania vs resto del Sud”.

LE SQUADRE PIÙ TIFATE NEL SUD

“Si tratta infatti delle due squadre più tifate nel Mezzogiorno, una con seguito primeggiante in tutte le regioni meridionali, tranne la Campania, dove l’altra genera fortissima identificazione.
La Juventus intercetta la passione di Sicilia e Calabria, dietro solo a Lombardia e Piemonte, e poi di Abruzzo, Puglia, Basilicata e la stessa Campania, dove però cede il primato al Napoli e non compie la cancellazione dell’identità territoriale (allargando lo sguardo anche alla Sardegna, là primeggia il Cagliari)”.

NAPOLI-JUVENTUS E IL TIFO IDENTITARIO

“Il tifo napoletano, il quarto per bacino in Italia, si concentra soprattutto all’ombra del Vesuvio, e inizia a disperdersi allontanandosi dal Vulcano, unico baluardo identitario del tifo, molto più che il Colosseo, conteso da romanisti e laziali, che il Duomo, spaccato tra interisti e milanisti, che la Mole, divisa tra granata e bianconeri.
Spalletti li definisce “storici e sociali” i motivi di questa realtà, e non sbaglia neanche qui.
Quelli storici riguardano una passione per i colori bianconeri costruita a tavolino al culmine dell’ondata migratoria avutasi a Torino negli anni Settanta, quando il capoluogo piemontese divenne la terza più grande città “meridionale” d’Italia dopo Napoli e Palermo e gli Agnelli fecero leva sull’attaccamento agli idoli meridionali in maglia bianconera per promuovere l’integrazione degli operai e contenere le rivendicazioni sindacali”.

DERBY DEL SUD

“E così i calciatori del Sud vennero scelti per incontrare il favore dei meridionali in fabbrica e dei loro parenti rimasti a casa.
www.facebook.com/dovelavittoria/videos/267287274122657
I motivi sociali, invece, riguardano la realtà del tifo meridionale per i colori bianconeri che non ha nulla a che vedere con l’identificazione territoriale ma è piuttosto il modo più facile per recitare, da meridionali, un ruolo da protagonista che le squadre del Sud, Napoli a parte, purtroppo non possono assicurare. Perché Napoli c’è e il resto del Sud, ahimè, non ce la fa ad esserci… a meno che non si aggrappi al Napoli o, come più convenientemente accade, alla Juventus (e alle milanesi)”.

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