Le Interviste

Napoli-Juve, Mauro: “Vedere quella punizione di Maradona fu come ammirare Leonardo che dipinge la Gioconda”

Massimo Mauro ha parlato di Napoli-Juventus, il grande ex ha ricordato la punizione di Maradona paragonandola alla Gioconda di Leonardo da Vinci.


CALCIO NAPOLI – Massimo Mauro ai microfoni del quotidiano Il Mattino, ha parlato di Napoli-Juventus, big match della 27esima giornata di Serie A che si giocherà stasera al Maradona.

Secondo Mauro, il Napoli deve ritrovare la continuità persa quest’anno per tornare ai piani alti della classifica. La Juventus invece con una vittoria capirebbe meglio il proprio ruolo in questo campionato. Uno dei ricordi più vividi di Mauro è la punizione di Maradona nel 1985.

Mauro su Napoli-Juventus

« Napoli e Juventus è sempre bellissima. Anche stavolta, sarà anche importante per la stagione di entrambe.

Il Napoli deve ritrovare l’unica cosa che è davvero mancata quest’anno. Non la vittoria, ma la continuità. Contro Cagliari e Sassuolo si è già capito qualcosa.

Ormai è noioso parlare della squadra di Spalletti, è vero, ma il Napoli non può essere diverso dalle qualità che aveva lo scorso anno. Imporre il proprio gioco, difendere con cattiveria e baricentro alto, queste sono le qualità che ha sempre avuto e che deve ritrovare».

Basterebbe questo per tornare a vincere?

«No, perché per vincere un campionato poi servono tanti fattori e lo abbiamo sempre visto negli ultimi anni. Ma con queste qualità può tornare ai piani alti della classifica, dove sa stare».

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Napoli-Juve, Mauro: "Vedere quella punizione di Maradona fu come ammirare Leonardo che dipinge la Gioconda"

Mauro: la punizione di Maradona come la Gioconda

«Sembra assurdo dirlo, ma quello della punizione di Diego nel 1985. Ero arrivato da poco alla Juventus, per questo è assurdo. Eppure, a distanza di anni, credo di essere stato fortunato: ero il primo uomo della barriera, ho assistito a quella meraviglia, a quell’opera d’arte in prima persona. Ero lì, a un passo. Ed eravamo tutti spettatori in campo, compagni e avversari. È stato come essere accanto a Leonardo da Vinci mentre dipinge la Gioconda».

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«No, nemmeno Diego vinceva da solo, figurarsi gli altri calciatori. Per Calzona sarà importante, ma ancor di più lo sarà ritrovare la squadra. Il gruppo, quello spirito che ha fatto grandi gli azzurri fino a pochi mesi fa».

Allegri e Conte appartengono al mondo Juve, ma potrebbero essere idee di De Laurentiis per il futuro.

«Sono allenatori ideali per tutte le big che vogliono vincere qualcosa. Ma se fossi nel patron, punterei su Calzona. O su qualche elemento giovane e ambizioso della panchina. Affidando il progetto tecnico del nuovo Napoli a lui e al suo staff, senza parlare di moduli, alternative, numeri».

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