Calcio Napoli

Bucchioni: “Napoli, un gruppo di calciatori che pensa agli affari suoi. Calzona un prestanome temporaneo”

Enzo Bucchioni critica senza mezzi termini la situazione del Napoli: “Giocano senza testa e senza voglia, il disastro è totale.”

Enzo Bucchioni, noto giornalista sportivo, ha fatto sentire la sua voce durante l’ultima puntata di Punto Nuovo Sport su Radio Punto Nuovo. La questione centrale? L’attuale crisi del Napoli, che sembra non avere fine.

Bucchioni non ha risparmiato critiche nei confronti di Calzona, etichettandolo quasi come un “prestanome temporaneo” e suggerendo che la sua partenza a fine stagione sia già scontata. Secondo il giornalista, i giocatori sono consapevoli di ciò e potrebbero approfittarne per seguire i propri interessi personali anziché concentrarsi sulla squadra.

“L’arrivo di Calzona è stato un timido segnale di ripartenza, ma la stagione ormai è compromessa. A Cagliari son venuti fuori i soliti problemi, l’ennesima dimostrazione che la squadra gioca senza testa e senza voglia. Ormai è un gruppo di calciatori che pensa agli affari suoi, ed è sorretto da qualche campione come Osimhen. Questo non può bastare, perché poi quando entrano giocatori normali come Simeone e Politano la squadra divora occasioni e si scioglie.”

Il giornalista ha anche evidenziato la mancanza di unità nel gruppo, sottolineando gelosie di spogliatoio e contratti irrisolti come fattori che stanno minando il morale della squadra. Bucchioni non ha risparmiato critiche neanche ai giocatori, affermando che alcuni di loro sono tornati al loro vecchio livello dopo l’esperienza positiva con Spalletti.

“Certi giocatori sono tornati al proprio livello, dopo che Spalletti li aveva portati a livelli non loro. Penso a Di Lorenzo, che se fosse stato sempre quello dello scorso anno, giocherebbe nel Real o nel City. Così come Simeone, Raspadori e tutti gli altri. Kvaratskhelia anche, è tornato a livelli umani senza il contesto tattico giusto per lui. Il disastro del Napoli sta tutto qui.”

Bucchioni ha concluso la sua critica sottolineando la necessità di richiamare pesantemente il gruppo alle proprie responsabilità, rimarcando che il buonismo e la rassegnazione non porteranno il Napoli fuori da questa crisi. Ha anche manifestato sorpresa per la mancanza di reazioni più decise da parte del presidente De Laurentiis.

“Calzona è quasi un prestanome temporaneo, che a fine stagione andrà via: i giocatori lo sanno e chi vorrà fare il furbo, lo farà. E invece bisogna rispettare i tifosi! Molti di questi giocatori pensano già al futuro e credono che la stagione sia già finita. Mi sorprende vedere buonismo e rassegnazione anche da parte di De Laurentiis, che ha invocato ritiri per molto meno. Non aver vinto contro il Cagliari di ieri significa avere la testa da un’altra parte.”

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