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Guida al Napoli 2021/22

Napoli 2021/22 come cambia la squadra da Gattuso a Spalletti: giocatore chiave e obiettivi per la prossima stagione

Il Napoli 2021/22 passa da Gattuso a Spalletti. Come giocheranno gli azzurri? quali saranno gli obbiettivi? chi sarà il giocatore chiave. Proviamo a rispondere a questi interrogativi.

NAPOLI 2021/22

Chi in più: Adam Ounas, Kevin Malcuit (fine prestito), Juan Jesus.

Chi in meno: Tiemoué Bakayoko (fine prestito), Nikola Maksimovic e Elsid Hysaj (svincolati).

Giocatore chiave

Dopo aver contratto il COVID, essersi infortunato prima alla spalla e poi alla testa, dopo aver pagato lo scotto del noviziato in un campionato e in un paese nuovo, aver digerito il peso del prezzo altissimo pagato dal Napoli per il suo cartellino, da Victor Osimhen ci si aspetta una stagione da almeno venti gol. Sic et simpliciter.

Giocatore di cui avere la maglia

Ad avercela, una maglia, sarebbe bello prendere quella di Lorenzo Insigne. Non sia mai che sia l’ultima.

Miglior scenario possibile

La squadra si compatta intorno a un condottiero carismatico come Luciano Spalletti. Il ritorno allo stadio fa il resto. La spinta propulsiva del tifo, di nuovo compatto, come un moltiplicatore di forze per raggiungere agevolmente la qualificazione alla Champions League 2022/23.

Peggior scenario possibile

Bucare ancora l’ingresso in Champions League.

IL NAPOLI DA GATTUSO A SPALLETTI

Una statistica interessante della scorsa stagione: Il Napoli è la squadra che ha tirato più di tutte alla fine di un’azione di gioco regolare. Con una media di 13 tiri a partita, ha fatto meglio dell’Atalanta (12,4 tiri/partita) e della Juventus (11,4).

Alfredo Giacobbe  sul portale ultimouomo.it, propone un’analisi molto interessante sul nuovo Napoli 2021/22:

L’esclusione dalla Champions League e dai suoi introiti ha ridotto ancora di più i margini di manovra del Napoli. Lo scorso anno la squadra di Gennaro Gattuso non ha giocato una stagione all’altezza delle proprie possibilità. Ci è riuscita in parte, quando non è stata falcidiata dagli infortuni o debilitata dal calendario congestionato. Due erano i baluardi tattici di quella squadra: il possesso palla e la capacità di riaggredire.

Il Napoli in campionato ha avuto una percentuale media di possesso palla del 54%, inferiore solo al Sassuolo (58%) e alla Juventus (55%). Gli azzurri spingevano sull’impostazione dal basso palla a terra, per attirare in avanti gli avversari e colpire negli spazi che si creavano alle loro spalle. Questo piano tattico non ha sempre avuto successo, vuoi per l’abilità dell’avversario di turno di mettere pressione, vuoi per le assenze tra gli uomini capaci di attaccare poi lo spazio e permettere alla squadra di risalire. 

Qual è l’identità tattica cercata quest’anno

Le prime uscite del precampionato hanno dato, come di norma, poche indicazioni definitive. In questo periodo si affrontano avversari di rango differente, con livelli di forma spesso completamente sbilanciati. Per di più il Napoli ha dovuto fare a meno nella prima parte del ritiro dei calciatori tenuti a riposo dopo le fatiche nei tornei per nazionali. È sembrata però chiara l’intenzione di Luciano Spalletti di liberarsi dei barocchismi in fase di impostazione bassa della precedente gestione. Il pallone ora passa dai piedi dei due difensori centrali, che hanno come prima uscita privilegiata il perno basso di centrocampo.

IL MODULO DEL NAPOLI 2021/22

 

Napoli 2021/22
Il modulo base del Napoli 2021/22

Contro il Bayern e il Wisla, il Napoli ha mantenuto un 4-1-4-1 ordinato, con Lobotka uomo d’ordine e d’interdizione tra le due linee. (La società pare stia cercando un mediano, dopo il grave infortunio di Diego Demme, il teorico titolare nel ruolo). La mossa che ha mandato in tilt il Bayern è stato il passaggio al 5-3-2, adottato per lo più con l’intenzione di difendere meglio l’ampiezza portata dalle ali bavaresi. I difensori del Bayern hanno perso i riferimenti e nella zona centrale più congestionata hanno perso due palloni sanguinosi regalando due reti in un minuto. Contro l’Ascoli schierato con il rombo di centrocampo, il Napoli si è sistemato alto sul campo con un 4-4-2 provocato dalla rotazione asimmetrica del centrocampo dal lato di Politano, con Insigne che saliva al fianco di Osimhen. L’impressione è appunto che Spalletti stia preparando il Napoli a gestire avversari differenti in modo differente.

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