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Inchiesta sugli ultras: cosa rischiano realmente Milan e Inter? Le conseguenze penali e sportive

L’indagine della Procura di Milano sulle infiltrazioni della criminalità organizzata

Le indagini della Procura di Milano hanno scoperchiato un vaso di Pandora, rivelando la presenza di criminalità organizzata all’interno delle Curve di Milan e Inter. Misure cautelari sono state emesse nei confronti di 18 capi ultrà, indagati per reati gravi come associazione a delinquere, estorsione e lesioni. L’inchiesta, però, non coinvolge direttamente i due club, ma le società si trovano ora a fronteggiare un “procedimento di prevenzione” che potrebbe avere pesanti ricadute.

Inchiesta ultras: Quali rischi per Milan e Inter?

Al momento, né il Milan né l’Inter risultano formalmente indagati, ma il procedimento di prevenzione avviato nei loro confronti potrebbe costringere le due società a un’azione rapida per evitare gravi conseguenze.

Questo istituto giuridico non ha uno scopo repressivo, ma invita i club a mettere in atto misure organizzative efficaci per eliminare ogni possibile contaminazione con le frange più pericolose del tifo ultrà, in particolare riguardo alla gestione dei biglietti, un settore delicato da cui gli ultrà traggono vantaggi economici e cercano legittimazione presso i club.

Procedimento di prevenzione: cosa significa?

Il procedimento di prevenzione è un meccanismo volto a spingere le società a dimostrare di aver tagliato ogni legame con i gruppi ultrà coinvolti nell’inchiesta. Questo implica che Milan e Inter dovranno dimostrare di aver adottato misure adeguate per evitare contatti anomali o rapporti con le figure sotto indagine, che potrebbero sfruttare la gestione di biglietti e altre attività per consolidare la loro influenza.

Se il club non dovesse dimostrarsi sufficientemente convinto nel risanare la propria organizzazione interna, potrebbero essere prese misure più severe. In caso di inerzia o cattiva gestione, l’articolo 34 del decreto legislativo 159/2011 prevede la possibilità che la società, o parte delle sue attività, venga sottoposta ad amministrazione giudiziaria.

Le pressioni su giocatori e allenatori

L’inchiesta ha anche fatto emergere casi di pressioni dirette su giocatori e allenatori. Un esempio riguarda l’ex difensore nerazzurro Milan Skriniar e l’allenatore Simone Inzaghi, che sarebbero stati oggetto di intimidazioni. In un’intercettazione si fa persino riferimento al gradimento di Antonio Conte come tecnico, facendo luce su quanto gli ultras possano influenzare le scelte tecniche dei club.

Cosa rischiano i club se non rispettano il procedimento?

Se la Procura di Milano dovesse ritenere che Milan e Inter non hanno adottato misure sufficienti per risolvere il problema, potrebbe scattare l’amministrazione giudiziaria. Questo significa che le società o i loro settori critici verrebbero posti sotto controllo giudiziario, mettendo a rischio la loro autonomia decisionale. Per i club, sarebbe un colpo durissimo, non solo sul piano dell’immagine ma anche sul piano gestionale e sportivo.

inchiesta ultras Milan Inter
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