Marco Giallini: “De Laurentiis è un caro amico, mi ha aiutato nei momenti difficili. Scudetto? La Roma mi sta facendo disperare, quindi spero lo vinca il Napoli”

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Marco Giallini ha rilasciato una lunga e piacevole intervista al noto giornalista Giuseppe Libertino


L’attore romano non ha solo parlato della sua vita lavorativa, ma anche delle sue passioni come il calcio, la musica e la cucina. Ecco l’intervista a Marco Giallini:

GIUSEPPE LIBERTINO INTERVISTA MARCO GIALLINI

Marco Giallini, romano di Roma, classe 1963, ha al suo attivo interpretazioni di grande successo dal 1986 . Ha bucato lo schermo con pellicole che hanno segnato la storia del cinema italiano degli ultimi anni. Da “Grandi Magazzini” a “L’ultimo capodanno”, da “Non ti muovere” a “Acab”, dalle grandi serie tv: “La nuova squadra” e “Romanzo Criminale” ai film con Carlo Verdone: “Posti in piedi in Paradiso ed “Io, loro e Lara”. Ultimi successi cinematografici: “Perfetti Sconosciuti” e “Rocco Schiavone”

Marco Giallini è punk, Aurelio De Laurentiis è rock?

“Non so che cosa sia Aurelio ma so per certo che è un amico caro: mi ha aiutato nei momenti difficili della vita, lui sarà sempre nel mio cuore. L’ho visto poche volte sul set, ma è stato sempre molto interessante scambiare due chiacchiere con lui.
Io mi faccio voler bene dalla gente e lui fa lo stesso. Aurelio è un gran signore anche quando ti manda aff…”

Chi vincerà lo scudetto?

” Dato che la Roma mi sta facendo disperare mi auguro lo vinca il Napoli anche per variare l’andamento delle ultime annate. La Juventus ha sempre dominato ed anche quest’anno sarà difficile superarla. Hanno due squadre e tanti giocatori sparsi nel campionato. Ma il calcio mi ha stufato. Io sono un vero tifoso, passionale, vado allo stadio, tifo e soffro. Lo stesso anche a casa, sul divano con figli ed amici.
Mi sono rotto di sentire la storia che devono far soldi vendendo i calciatori, questo business eccessivo mi ha stancato. Tanto per fare un esempio: immaginate avessero ceduto Dzeko, poi chi avrebbe giocato in attacco?
Giallini?
Troppi soldi, troppi interessi, spero ci sia un cambiamento nei prossimi 10 anni.
Tornando allo scudo, mi auguro davvero tocchi al Napoli: nè noi, nè voi non vinciamo un ca… da una vita”

La nazionale non giocherà i mondiali, sarà un’estate ‘diversa’ per tutti noi?

“Sarà una estate diversa e brutta per tutti noi. Nessuno di noi aveva vissuto sulla propria pelle qualcosa di simile a parte i più anzianotti. Quando cominceranno i mondiali soffriremo un bel po’. Il calcio è passione, è vita, checché ne dicano gli intellettuali spocchiosi che sminuiscono il valore del tifo e del calcio stesso.
Pier Paolo Pasolini, il più grande intellettuale del secolo, docet: “dopo la letteratura e l’eros, il calcio è uno dei grandi piaceri”

Spesso nel campionato italiano i grandi manager delle squadre di serie A vanno a cercare ‘perfetti sconosciuti’ stranieri. Perché non si punta di più sui giovani italiani? Anche nel cinema accade questo?

“Nel cinema non accade, anche perché gli stranieri costano troppo, degli Americani poi non ne parliamo. Se hai una produzione con tanti soldi alle spalle posso volare pure io come Superman. (risate ndr)
Nel calcio dovremmo puntare sugli Italiani, tutti abbiamo giocato e giochiamo a calcio, nelle nostre squadrette c’era il fenomeno che doveva sfondare nel mondo del pallone poi ci sono dinamiche che non conosciamo al 100%, strani sotterfugi, diciamo la solita storia dei soldi che brucia e ha bruciato talenti del nostro bel Paese. Peccato, spesso fanno una brutta fine o si ritrovano a far lavori completamente diversi da quelli sognati e la stella che era in loro si spegne inesorabilmente”

Quanto rock c’è nella tua vita? Chi ti ha eccitato di più? Chi ti ha ispirato?

“C’è tanto, troppo rock e una buona dose di punk nella mia vita. Iggy Pop è uno che mi ha eccitato tantissimo: uno spirito libero, una pietra miliare della musica. Ma anche i Clash, forse la mia band preferita. Ma nessuna ispirazione, ma come faccio a prendere ispirazione da questi colossi? Questi sono inarrivabili, ma hanno sicuramente segnato la mia esistenza. Ho un arsenale di vinili e films a casa, ed amo suonare le mie chitarre”

Negli ultimi dieci anni sono state prodotte due serie tv strepitose: ‘Romanzo Criminale’ e ‘Gomorra’. Discusse oggi più che mai perché generano emulazione fra i giovani. Che pensi a riguardo?

“Devono fott…, non capiscono un ca…. Allora ai miei tempi avrei dovuto imitare Tomas Milian conoscendo a memoria i suoi films? La gente che spara queste idiozie è folle. Non condivido affatto. Ti racconto un aneddoto relativo ai tempi di Romanzo Criminale.
Ero in una scuola a Roma per pubblicizzare non ricordo cosa, ad un certo punto un pischello mi fa: “Giallì, io e i miei amici abbiamo messo su una banda come voi.” Incredulo cercai di capire le sue intenzioni ma lo frenai dicendogli: ‘ragazzì, quanno nel film spararono a ‘Er Libanese’, partì la musica e tutti piangevamo dal ridere, se sparano un colpo in faccia a te, guarda che piagne tu madre!’
(applausi a scena aperta ndr)”

I nostri miti del rock ci stanno lasciando inesorabilmente; tanti sono stati gli addii negli ultimi anni. Chi ti manca più di tutti?
È difficile gestire il successo e soprattutto sconfiggere la più grande malattia del secolo, ossia la depressione?

“Non credo sia proprio facile batterla, mi fai una domanda molto difficile. Il successo è ingestibile, prima non ti fila nessuno, poi ti vogliono tutti, che maledetti.
Guarda me: non possono muovermi liberamente. Non è facile andare in giro, mangiare una pizza o far la spesa ma sono contento così. Chi dice il contrario è bugiardo. La sofferenza era quando andavo a scaricare le bibite, non oggi. Ed ho pure 10 anni di contributi versati. (risate ndr)
Quella di Lemmy (Lemmy Kilmister 1945-2015) il cantante bassista dei Motörhead (band Hard&Heavy britannica 1975-2015) è la morte di un mito del rock che mi ha colpito di più tra le tante”

‘Giallo’ sei un buongustaio? Ci butti giù il tuo menù ideale?

“Mangio, mangio tanto, mi piace mangiare. (Marco è fisicamente in formissima ndr). Oggi preferisco il pesce alla carne. Ma non mi schiero con nessuna delle nuove ‘fazioni’ venute a galla negli ultimi anni: vegani, vegetariani… etc. etc. no no non fa per me.
Allora: per primo le fettuccine fatte rigorosamente in casa col matterello old style, il ragù lo faccio io ed è il buono del mondo. Per secondo senza dubbio le ostriche. E per chiudere col dolce: una bella zuppa inglese.
Buon appetito, ora scappo, ho un pranzo di lavoro”

Marco Giallini, oltre ad essere un grandissimo attore italiano, si é mostrato in queste ore di chiacchiere insieme sul divano di casa sua, un uomo autentico, passionale e generoso. Una parlantina inarrestabile ed un umorismo verace.
W il cinema italiano, w Marco Giallini, un vero top player.