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LDT – Napoli sotto Assedio Mediatico e Arbitrale: Altro che Garcia

Un gruppo di tifosi del Napoli scrive a napolipiu.com, esprimendo la loro frustrazione per il trattamento mediatico e arbitrale che la squadra sta ricevendo.

LDT, lettere dai tifosi, in un momento di crescente tensione e dibattito attorno al Napoli, un gruppo di tifosi ha deciso di far sentire la propria voce. Pasquale L., Luca T., Gennarino A., Giuseppe F., Bernardo I., Gaetano P., Luigi E., Vincenzo P. hanno scritto una lettera aperta alla redazione di napolipiu.com, esprimendo la loro preoccupazione per il trattamento mediatico e arbitrale che la squadra sta subendo.

Un Assedio Storico

Siamo alle solite. Succede solo a Napoli e nelle colonie. Accadeva anche alla Roma di Viola e Sensi. Appena ti vedono come un pericolo al loro potere ti attaccano, mediaticamente soprattutto. I recenti attacchi della Gazzetta e dei giornali contro il Napoli a cui hanno fatto seguito, e continuano, le strumentali critiche dei media partenopei ha radici lontane.

E’ accaduto all’immenso Napoli di Maradona e accadrà sempre fino a quando rimarremo colonia, con una classe giornalistica praticamente inadeguata. Adesso è partito anche l’attacco a Garcia. E non c’è nulla di nuovo in questo revival che si ripropone da circa 70anni.

Gli esperti pronipoti napoletani, e non, che per genetica hanno ereditato l’immensa scienza calcistica dei loro predecessori stanno tenendo lezioni di calcio e tattica dappertutto e senza mai contraddittorio. Stupisce davvero che De Laurentis ingaggi a suoni di milioni i migliori allenatori del mondo ignorando i migliori tecnici di tutta la Via Lattea.

Devono ritenersi fortunati i tifosi napoletani ad avere un gruppo giornalistico tanto preparato e unico nel suo genere che ci invidiano in tutta la Penisola. 

A Milano è tanta l’incompetenza, nonostante i tanti giornali e tivvù locali, che nessun giornalista è riuscito a dare consigli tattici e di gioco a Pioli dopo il 5 a 1 del derby. A Milano organizzano tavole rotonde e quadrate per discettare contro il Napoli ma avendo poche conoscenze calcistiche, come si dice dalle nostre parti, non invocano il licenziamento di Inzaghi dopo il flop della passata stagione (12 gare perse) e i flop recenti contro il Sassuolo e il Bologna.

A Torino si stanno disperando perché non avendo le cognizioni tecnico – tattiche dei giornalisti napoletani non riescono a trovare argomentazioni contro l’esonero di Allegri. Forse a Torino potrebbero chiede l’aiuto dei nostri esperti. Ma forse qualcuno pensa che a Milano e Torino fossero tollerati i presunti esperti napoletani che denigrano le squadre locali? Pensate che TeleJuve possa invitare Ziliani a parlare della Juventus? Succede solo a Napoli e nelle colonie.

Voi forse siete giovane Direttore e noi, purtroppo non lo siamo più, ma conserviamo la memoria.  Gli avi che tanti geni hanno lasciato agli odierni loro discendenti discettavano con infinita conoscenza calcistica anche sul Napoli di Vinicio e davano consigli di gioco e tattica a Ottavio Bianchi.

In rete esistono ancora video del trattamento denigratorio che veniva riservato al Napoli di Maradona nei teatrini sportivi delle emittenti napoletane. Oggi come allora erano sempre presenti personaggi e giornalisti sportivi del mainstream mediatico di Milano e Torino.  Ma se siamo i migliori conoscitori calcistici dell’Universo non si capisce per quale motivo dobbiamo ricorrere a tale supporto giornalistico di Milano e Torino?

Napoli sotto Assedio Mediatico e Arbitrale: Altro che Garcia

L’Attacco a Garcia

Ora è la volta di Garcia. Ma qualcuno pensa che dopo aver fatto scuola ai migliori allenatori del pianeta (Benitez e Ancelotti) i tifosi possano credere che Conte, non certo paragonabile ad Ancelotti per il numero di vittorie, possa uscire indenne dalle lezioni di calcio che gli pioveranno addosso dai media nostrani?

Noi non facciamo i giornalisti e mai ci permetteremmo di dare lezioni ad un allenatore di calcio, ma abbiamo, purtroppo, l’età per aver capito come funziona il campionato italico di calcio (quello col verme come dice Ziliani sacrosantamente). Questo è il campionato ove la Roma di Falcao e il Napoli di Maradona hanno vinto meno della Juventus di Del Piero.

Per vincere uno scudetto, uno, lo splendido Cagliari di Riva doveva segnare due reti a partita perché la prima rete gliela invalidavano. E’ mai credibile un campionato ove determinate squadre meno attrezzate tecnicamente abbiano avuto nel corso di un secolo il sopravvento su tutto il resto del Paese. Ma quale gioco ci ha fatto vedere la Juventus dei 9 scudetti consecutivi? Nel 2017 – 2018 è stato il Movimento Neoborbonico a fare da supplenza al cosiddetto giornalismo napoletano.

Mentre i pronipoti genetici accusavano Sarri per non aver vinto a Firenze, i Neo Borbonici con i fatti e le cronache (che è compito di giornalisti) inviavano all’UEFA il corposo Dossier nel quale si elencavano tutti gli errori ed obbrobri arbitrali (una ventina di partite e forse più) che avevano favorito la Juventus nello scippare lo scudetto al Napoli. Ma si faccia giornalismo.

Un Appello alla Deontologia Giornalistica

Ma di quale gioco si parla per vincere. Nel campionato italico col verme non è quasi mai accaduto che la squadra col miglior gioco abbia vinto lo scudetto. Negli ultimi 5 lustri è capitato solo al Napoli nella passata stagione e sono 5 i titoli sottratti ai partenopei per errori arbitrali nell’ultimo decennio.

Nel campionato italico non ha vinto il grande Vicenza di Paolo Rossi e l’immenso Perugia di Novellino. Al Napoli delle meraviglie di Vinicio non è stato consentito nulla. Nel 1988- 89, contro il Napoli di Maradona gli arbitri italici fischiarono 7 rigori contro nelle prime 10 giornate di campionato.

Fu la stagione che l’Inter vinse lo scudetto e fu eliminata in Coppa dei Campioni alla prima giornata dai dilettanti svedesi del Malmoe. Il Napoli trionfò all’estero in Coppa Uefa. Persino la grande Inter di Ronaldo (97 – 98) ha dovuto alzare bandiera bianca contro gli arbitri e questi media nostrani ci parlano di gioco e di tattica.

I cronisti milanesi non attaccarono il tecnico Simoni per non aver saputo vincere contro Ceccarini e la Juventus, come accade dalle nostre parti ogni volta che gli arbitri ci penalizzano. Il calcio è fatto al 99 per cento solo di episodi e le chiacchiere fanno parte del sistema che orienta e determina certe vittorie di alcune squadre in danno di altre.

Per tre giorni consecutivi dopo Sassuolo – Juventus i giornalisti torinesi e nazionali hanno attaccato l’arbitro Colombo che non aveva espulso Berardi, mica se la sono presa con Allegri per la sconfitta subita. Dopo Genoa – Napoli (finita 2 a 2) con 2 rigori negati al Napoli ed un gol irregolare convalidato ai liguri, i coloni nostrani (sembravano cronisti della Gazzetta) se la sono presa con Garcia per la mancata vittoria.

Dopo Milan – Spezia (1 – 2) l’Aia fu costretta chiedere scusa al Milan per la norma (non una regola) del vantaggio non applicata da Serra. I gazzettieri di Milano imbandirono una tavola mediatica pazzesca contro l’arbitro Serra e il designatore arbitrale.

Mica attaccarono Pioli che aveva perso contro un modesto Spezia. Dopo Napoli – Fiorentina (finita 1 a 3) con il primo tempo terminato 1 a 1, con un grosso rigore negato al Napoli, con la mancata espulsione di Terracciano, con tutto il secondo tempo da giocare in superiorità numerica, i coloni nostrani non se la sono presa con l’arbitro e il designatore come avviene in questi casi a Milano e Torino ma hanno attaccato Garcia colpevole di non aver giocato bene e vinto contro arbitro e VAR.

Conte è la scelta giusta?

Qualcuno pensa che Conte possa lottare col gioco (se ci sarà) contro un sistema che ti rema contro? Veramente c’è ancora qualcuno che pensa che col gioco si possa vincere nel campionato italico col verme?

Sarebbe opportuno che i gazzettieri nostrani si attenessero alla deontologia professionale raccontando i fatti e denunciando i torti fatti, anziché cimentarsi in argomentazioni al di là delle proprie conoscenze e competenze. O forse dobbiamo pensare che il miglior giornalista napoletano sia in grado di impartire lezioni di calcio e tattica al più pluridecorato allenatore del mondo, quale Ancelotti?

Noi, per fortuna, non siamo gazzettieri e annotiamo solo quanto succede nel campionato italico. In un torneo regolare, gioco o non gioco da parte di Garcia, il Napoli sarebbe primo in classifica generale. Non ci credete. Si provi a conteggiare i punti in più della Juventus, dell’Inter e del Milan ottenuti con gli errori arbitrali e nel contempo sottrarre gli errori compiuti contro i partenopei.

La Juventus ha già 3 punti in più. Contro il Lecce ha vinto con un gol irregolare e con il Bologna ha pareggiato una gara che doveva perdere.

L’Inter, che doveva giocare contro il Bologna in inferiorità numerica buona parte del secondo tempo, si ritrova con tre punti immeritati guadagnati ad Empoli con un gol in fuorigioco ed un rigore non subito.

Al Milan è andata meglio (5 punti). Con tre rigori farlocchi hanno risolto le pratiche col Torino e con la Roma. Con il Genoa è andata di lusso col gol di mano di Pulisic ed il grosso rigore negato ai liguri. Quali perle tattiche e di gioco ci hanno mostrato le squadre di Milano e Torino in queste vicende?

Il Napoli del tanto bistrattato Garcia a destra e a manca dai tanti esperti calcistici della carta scritta, parlata e visiva non aveva bisogno degli errori arbitrali piovuti a iosa su altri lidi, sarebbe bastato che Genoa – Napoli e Napoli – Fiorentina fossero state gare non condizionate da errori e nefandezze d’ogni sorta in danno dei napoletani.

 

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