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La cavalcata trionfale del Napoli nella stagione 2022-2023: un viaggio tra cronache, aneddoti e interviste 3 puntata

Napolipiu.com vi ripropone la fantastica cavalcata azzurra. Il trionfo azzurro a puntate  nel torneo 2022 – 2023, con cronache, aneddoti, interviste ecc. 

Giornata 6 dell’11 settembre 2022

Atalanta – Cremonese 1 – 1 Colombo di Como
Bologna – Fiorentina 2 – 1 Orsato di Montecchio Maggiore (VI)
Empoli – Roma** 1 – 2 Marinelli di Tivoli (Roma)
Inter – Torino* 1 – 0 Ayroldi di Molfetta (BA)
Juventus – Salernitana 2 – 2 Marcenaro di Genova
Lazio – Verona 2 – 0 Irrati di Firenze
Lecce – Monza 1 – 1 Pairetto di Torino
Napoli – Spezia* 1 – 0 Santoro di Messina
Sampdoria – Milan* 1 – 2 Fabbri di Ravenna
Sassuolo – Udinese 1 – 3 Camplone di Pescara

 

*Giocate il 10 settembre 2022.

**Giocata il 12 settembre 2022.

 

 

La capolista Atalanta è costretta alla spartizione della posta dalla Cremonese. Gli orobici vanno in vantaggio con Demiral al 74’ ma sono raggiunti da Valeri al 78’.

Solo all’89’ il Napoli riesce ad avere la meglio su un buon Spezia ordinato e compatto. Raspadori risolve la pratica ligure in una giornata condizionata da innumerevoli errori arbitrali.

Manca un rigore all’Empoli al 74’ quando Cristante compie fallo su Satriano. La sbracciata del romanista viene ritenuta regolare da Marinelli che appena tre minuti dopo punisce col rigore un’analoga sbracciata di Cacace su Ibañez sulla linea d’area di rigore toscana.

Non uno ma sono addirittura tre i rigori che il duo Pairetto – Di Martino si perde a Lecce. Al 72’, la palla finisce sul braccio di Molina in area del Monza, ma per arbitro e Var non è rigore. In pieno recupero (93’) è molto più netto il mani di Pablo Mari in area lombarda ma il team arbitrale, Var compreso, non se ne avvedono. Manca un rigore anche al Monza per fallo di mani di Hjulmand sul tocco di Ciurria.

Dopo Marinelli (Milan – Udinese), Manganiello (Milan – Bologna) e Chiffi (Milan – Inter) non si tira indietro nemmeno Fabbri in quel di Genova. Lo strabiliante rigore negato ai liguri e il colpo di dita che vale il rigore per il Milan sono da ritenersi solo la classica ciliegina sulla torta dell’arbitraggio di Fabbri. La partita dei liguri dura solo un tempo fino all’espulsione di Rafael Leão al 47’. Da questo momento in poi Fabbri si preoccupa solo di marcare i liguri, facendo infuriare persino un tecnico calmo e pacato come Giampaolo: “L’arbitraggio? Dopo l’espulsione di Leão, sacrosanta, l’arbitro ha diretto a senso unico, come se dovesse in qualche modo mettere a posto le cose. Tutte le decisioni sono state contrarie. Non bisogna arbitrare con arroganza, la posta in palio è pesante sia per noi che per il Milan”.

Al 6’ passa in vantaggio il Milan con Messias al termine dei più classici dei contropiedi. La gara fila via liscia sino al 47’ con l’espulsione sacrosanta di Leão per doppia ammonizione ma da questo momento ha inizio lo show personale del direttore ravennate. Pareggia comunque la Sampdoria al 57’ con Djuricic ma al 64’ interviene Abisso dalla sala Var per segnalare un colpo di dita di Villar sugli sviluppi di un corner assegnato al Milan. Giroud dal dischetto porta in vantaggio gli ospiti. Al 76’ è incredibile il rigore negato ai liguri quando Kjaer disinteressandosi del pallone frana su Sabiri ma per Fabbri e il VAR non ci sono gli estremi per intervenire. Negli ultimi quattro minuti di recupero, Fabbri spegne tutti i restanti ardori liguri estraendo uno dietro l’altro 3 cartellini gialli ed uno rosso per il tecnico Giampaolo che giustamente protesta per la conduzione arbitrale. Al 93’ è ammonito Quagliarella, al 94’ tocca ad Augello ricevere il cartellino giallo e al 96’ è ammonito anche Léris. Al 97’ giunge il cartellino rosso per il tecnico blucerchiato. In totale i liguri subiranno 5 ammonizioni per 12 falli fischiati contro.

A fine gara sono amare le considerazioni che si carpiscono dal labiale di Quagliarella: “Tutti fenomeni ci mandano, tutti fenomeni”.

Sull’arbitraggio di Fabbri si faranno sentire anche attori e uomini dello spettacolo come Corrado Tedeschi: “Torti arbitrali? Manca la proprietà…”  E, ancora: “…Monitoriamo la situazione: anche contro i rossoneri c’era un rigore gigantesco a nostro favore non dato”.

Fabbri non arbitrerà partite di Serie A nei successivi quattro turni di campionato. Fabbri tornerà a dirigere all’11 giornata e gli sarà assegnata la direzione di Juventus – Empoli.

Succede di tutto a Bologna con Orsato.  È furia Fiorentina per l’incredibile rete irregolare convalidata ai felsinei. Evidente l’errore dell’arbitro Orsato che non si accorge di Kasius quando affossa Quartu col gomito sulla nuca e dà il là alla rete vincente di Marko Arnautovic. Sul marchiano errore arbitrale e l’inspiegabile mancato intervento di Maggioni dalla sala VAR non le manda a dire il direttore sportivo gigliato Daniele Pradè: “Siamo incazzati, più fallo di quello commesso su Quarta non poteva esserci. Il designatore ammetta che è stato commesso un errore”

Dal canto suo il designatore Rocchi non ammette nulla e designa Orsato per la gara fra Cremonese e Lazio della successiva giornata di campionato.

Protesta a più non posso la Juventus a reti unificate e web associato sul gol invalidato a Bonucci per fuorigioco. Su ricostruzione Sky la rete parrebbe regolare perché su corner battuto da Cuadrado, Candreva terrebbe in gioco Bonucci su colpo di testa di Milik. Solo su questa ipotesi, senza avere ancora la certezza definitiva, si mette in moto una campagna mediatica incredibile. All’indomani non sappiamo di vesti stracciate o capelli strappati nelle redazioni dei giornali ma titoli e titoloni si sprecano sulle lamentele bianconere. Il Var è cieco titola il Corriere dello Sport il 12 settembre 2022. Non è da meno La Gazzetta dello Sport con Lo Svarione. Si esalta con Vargogna Tuttosport. Il proscenio è generale nei palinsesti televisivi, ma in ogni angolo della penisola non c’è sito web o chicchessia che non si indigni per il presunto torto fatto alla Juventus. Su Twitter c’è persino chi si chiede: “… Se ad esempio la Juventus dovesse mancare la prossima Champions per 2 punti chi pagherà i danni?”. Certo ridurre il tutto alla rete invalidata ai bianconeri è un palese torto fatto alla squadra della Salernitana sia per gioco e sia per errori arbitrali subiti.

 

 

In realtà ad essere penalizzata dagli episodi arbitrali è la Salernitana. Dando pur scontata regolare la posizione di Bonucci, ai campani manca un rigore per fallo di Bremer su Piatek e il 2 a 2 bianconero giunge su calcio di rigore inesistente. Il volo di Alex Sandro a contatto con Vhilena sfugge solo a Marcenaro e Banti al VAR.