Politano: «Napoli è casa mia». Sogno di chiudere la carriera in azzurro

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Matteo Politano si racconta al quotidiano Il Roma, ripercorrendo il suo percorso in maglia azzurra e guardando al futuro con l’entusiasmo di chi ha fatto di Napoli la sua casa.

«Nel calcio di oggi si guarda troppo ai numeri – spiega l’esterno offensivo –. Gol e assist non sono tutto. Conta anche adattarsi, dare l’anima per la squadra e interpretare il ruolo che ti chiede il mister».

Obiettivo Champions, ma con un sogno in più
Guardando alla sfida di lunedì contro il Bologna, Politano avverte: «Servirà una grande partita fisica e tattica, contro una squadra forte e ben allenata da Italiano. Dobbiamo pareggiare i loro ritmi e tornare a vincere fuori casa. Non vinciamo in trasferta da Bergamo».

Sull’obiettivo stagionale, Politano è chiaro: «Volevamo tornare in Champions. Tutto ciò che arriverà in più ce lo prenderemo volentieri. Vediamo tra otto giornate dove saremo rispetto all’Inter».

Il rapporto con Conte e il ricordo dell’Inter
Grande stima per Antonio Conte, oggi guida del Napoli: «Il mister è un valore aggiunto. Siamo un gruppo che si sta ricostruendo, grazie anche ai rinforzi arrivati. Con lui e con la nostra voglia di vincere ce la giocheremo fino alla fine».

Un paragone inevitabile con il passato all’Inter: «All’epoca ero più giovane. Conte puntava sul 3-5-2 e io non ero pronto per fare la seconda punta. Non mi trovavo a mio agio, ero abituato al 4-3-3 e dopo sei mesi decisi di andar via».

Il legame con Napoli
Politano, a Napoli dal 2020, si sente ormai parte integrante della città: «Amo Napoli, ho comprato casa qui. È diventata la mia casa e sono onorato di indossare la maglia azzurra. Sarebbe bello chiudere la carriera al Napoli, anche se non è semplice. Ho ancora due anni di contratto: se presidente e direttore vorranno, ci siederemo a parlarne. Intanto mi godo questo momento».