Cané: «Neres non ha ancora mostrato tutto. Il Napoli ha bisogno di giocatori così»

cane scudetto napoli

Quando un brasiliano scrive una pagina di storia con la maglia del Napoli, Faustinho Cané è felice due volte. Perché riaffiorano i ricordi, perché si rinsalda quel ponte naturale tra la terra natale e quella che, col tempo, è diventata casa. A Napoli-Bologna c’era anche lui, davanti allo schermo, spettatore attento e orgoglioso.

«Una squadra che vuole vincere, come il Napoli, non può fare a meno di giocatori come David», dice subito Cané a Il Mattino, commentando la doppietta di Neres nella finale di Supercoppa.

Neres ha deciso la Supercoppa. Se lo aspettava?
«Certo. Lo conosco da quando era giovanissimo a San Paolo. Lo seguivo quando lo chiamavano “il piccolo Pelé”. Io però rispondevo sempre ai miei amici che David era mancino…».

Eppure spesso si parla di discontinuità.
«L’infortunio di qualche anno fa lo ha condizionato, è normale. Ma parliamo di un calciatore che ha lasciato il segno ovunque: in Olanda, in Portogallo e ora anche a Napoli. I tifosi se lo ricordano molto bene».

Può diventare un brasiliano da cuore azzurro, come Careca?
«Deve entrarci e restarci. Ma sono sicuro di una cosa: non ha ancora fatto tutto quello che può fare per il Napoli. Deve dimostrare ancora tanto. E una squadra che vuole vincere, come quella di De Laurentiis, non può fare a meno di elementi come lui».

Cané sottolinea anche l’evoluzione del club:
«Il presidente oggi non prende più solo giovani da lanciare. Li affianca a calciatori già formati, proprio come Neres. È una scelta importante».

L’esplosione con Conte può aiutare anche in chiave nazionale?
«Sono certo che Ancelotti lo conosca benissimo. Il suo staff lo segue da tempo, non solo dopo questa doppietta. Il Brasile ha enormi pressioni: al prossimo Mondiale tutti si aspettano almeno la finale. Per questo serviranno le scelte giuste, e un calciatore come David Neres farebbe comodo».

Il parallelismo con il passato è inevitabile.
«Un’altra finale vinta grazie a un brasiliano, come accadde con Careca oltre trent’anni fa. Sono felice per Napoli: i tifosi azzurri hanno il palato fine, sono abituati ai grandi calciatori».

Napoli e il Brasile: un legame che non si spezza mai.
«È unico. Ai miei tempi il presidente Fiore avrebbe voluto Pelé a Napoli. Poi sono arrivati tanti brasiliani. Oggi il mercato è globale, ma sono certo che, con le giuste condizioni, arriveranno altri brasiliani pronti a prendersi la scena con questa maglia».