Perinetti: “Conte sta facendo un miracolo. Napoli orgoglioso, ma servirà un confronto per il futuro”
In diretta su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Giorgio Perinetti, dirigente sportivo di lungo corso, per analizzare il momento del Napoli e il futuro di Antonio Conte.
«Il Napoli sta facendo un lavoro importantissimo – ha dichiarato Perinetti –. Tutti avevano indicato l’Inter come favorita per lo Scudetto, vista la struttura di primissimo livello. I nerazzurri stanno tenendo fede al proprio ruolo, ma il Napoli ha saputo calarsi nei panni della rompiscatole. Conte è stato chiaro fin dal primo minuto: sta facendo un miracolo nel tenere la squadra in lotta per il titolo nonostante la cessione non sostituita di Kvaratskhelia, i mancati rinforzi in difesa e i tanti infortuni nel 2025».
Perinetti ha poi aggiunto: «Una flessione è fisiologica, ma il Napoli è ancora lì, a giocarsela. De Laurentiis e tutto il club devono esserne orgogliosi».
Sul futuro dell’allenatore azzurro, Perinetti ha chiarito:
«Sono dinamiche che fanno parte di una stagione. Nelle prossime settimane arriveranno forse segnali più chiari. Antonio fa bene a pensare solo al campo e a glissare sulle domande dei giornalisti. Ma è evidente che servirà un incontro tra De Laurentiis, Manna e Conte per concordare il secondo capitolo di questo progetto. Da lì si capirà se proseguire o meno. Serve chiarezza e condivisione: senza, i contratti diventano solo formalità burocratiche».
Spazio anche a un commento sulla prossima sfida contro il Bologna:
«È la squadra più in forma del momento. Sarà molto difficile per il Napoli. Conte si farà trovare pronto, ma fa bene a guardare con sospetto i rossoblù. Più che la squadra di Motta, in realtà è la squadra di Sartori: un dirigente lontano dagli algoritmi, che ha portato in Champions Chievo, Atalanta e ora Bologna. In estate tutti hanno cercato Motta, ma forse avrebbero dovuto cercare lui».
Infine, una riflessione personale sull’amico Conte:
«Antonio non ha bisogno di consigli, segue sempre il suo istinto. Gli amici servono per supportare, non per suggerire le scelte».
