Il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI ha pubblicato le motivazioni della sentenza sul caso plusvalenze, confermando l’accusa e prevedendo una nuova penalizzazione per la Juventus.
La sentenza del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI sul ricorso della Juventus riguardo al ‘caso plusvalenze ha destato grande interesse. Dopo che la sentenza sui 15 punti di penalizzazione inflitti a gennaio era stata respinta, il Collegio ha rinviato il caso alla Corte d’Appello Federale per una rimodulazione della sanzione.
Nelle motivazioni pubblicate, un dossier di 75 pagine, l’impianto accusatorio è stato confermato in toto, ribadendo la violazione della lealtà sportiva (articolo 4) e sottolineando una preordinata e reiterata modalità di violazione delle regole. Entro 30 giorni, la Corte Federale d’Appello emetterà una nuova sentenza, con una nuova penalizzazione prevista per la Juventus.
Secondo il documento, non vi è alcun contrasto tra il Codice di giustizia del CONI e quello della Federcalcio sulla revocazione totale della penalizzazione o sulla riapertura del processo sportivo sulle plusvalenze. Al contrario, le motivazioni confermano le sanzioni inflitte a gran parte dei vertici bianconeri, tra cui Andrea Agnelli e Fabio Paratici, e spiegano l’accoglimento del ricorso di Pavel Nedved.
Uno dei passaggi chiave del documento afferma: “Tutti i ricorsi sono stati trattati all’udienza pubblica e, in quella occasione, i difensori delle parti hanno illustrato le conclusioni rassegnate, insistendo per il loro accoglimento, e il Procuratore Generale dello Sport, per la Procura Generale, ha concluso per la conferma della sentenza della Corte Federale d’Appello, attesa l’infondatezza e, per alcuni aspetti, l’inammissibilità, perché motivate in fatto, delle censure articolate dai ricorrenti, chiedendo l’annullamento con rinvio per la sola parte relativa alla attribuzione dei punti di penalità alla Juventus F.C. S.p.A. per carenza di motivazione“.
Questa nuova penalizzazione potrebbe essere di 9 punti, come richiesto dalla Procura federale e dal procuratore Giuseppe Chiné prima della sentenza del -15 della CAF. Tuttavia, sarà necessario attendere altri trenta giorni per la nuova sentenza della Corte Federale d’Appello che potrebbe anche inasprire la penalizzazione.