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Juventini Napoletani contro juventini di Torino: “Basta cori su Napoli, C’hanno accidere uno a uno…”

Juventini Napoletani contro juventini di Torino. Scontro nella tifoseria bianconera. I True Boys non vogliono i cori su Napoli, i torinesi continuano a cantarli.

TORINO- E’ in corso una guerra intestina nella tifoseria bianconera. Da un lato gli juventini napoletani dall’altro quelli di Torino e non solo. Il punto di discordia sono i cori contro Napoli e i napoletani.

Juventini Napoletani contro juventini di Torino

Il gruppo ultras della Juventus True Boys, si sta inserendo nel primo anello dell’Allianz Stadium, ha preso posizione contro gli ultimi episodi che hanno portato anche alla squalifica di un turno: “Non siamo d’accordo con quello che è successo durante le ultime partite. Ci vuole rispetto per le città, non solo Napoli, ma anche le altre. Noi siamo napoletani e tifiamo Juve”. Queste parole hanno dato il via allo scontro: Juventini Napoletani contro juventini di Torino.

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True Boys

Salvatore Raoul Licciardi, leader dei True Boys, napoletano con un cognome pesante, ma che non sembra essere affiliato all’omonimo clan, ha preso posizione, anche con minacce pesanti ai leader di altri gruppi, sulla questione dei cori razzisti contro Napoli :«Chi si credono di essere lassù? Non comandano loro, solo perché sono a Torino. C’hanno accidere uno a uno se non vogliono farci andare in curva».

Juventini Napoletani contro juventini di Torino. Scontro nella tifoseria bianconera. I True Boys non vogliono i cori su Napoli, i torinesi continuano a cantarli

Cori su Napoli

Tra messaggi Facebook e comunicati social, i cori su Napoli hanno acceso la miccia e aperto uno scontro nella tifoseria bianconera. I tifosi juventini provenienti da Napoli hanno chiesto ai colleghi torinesi di non cantare cori «irrispettosi» contro la città del Vesuvio, in virtù del comune amore bianconero. Gli ultrà sabaudi,incuranti, hanno continuato lo stesso a urlare «Napoli col fuoco». I partenopei, impetuosi e orgogliosi, non hanno gradito. I True Boys sembrano prendersela con i Tradizione e il loro leader, Umberto Toia. Nell’ultimo incontro casalingo avrebbe dovuto esserci anche un incontro per regolare i conti tra i gruppi, ma la presenza della Digos sembra abbia convinto gli ultrà a rinunciare ai propositi bellicosi.