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CORRSPORT – Juve, caos plusvalenze: la procura sportiva chiede gli atti, rischiano anche altre società

La Procura Federale sportiva ha chiesto gli atti della indagini con cui la Procura di Torino ha avviato controlli sulla Juventus.

La società bianconera in un comunicato ha escluso ogni atto illecito sul coinvolgimento nelle indagini della Procura di Torino. Si parlava addirittura di arresto di Agnelli che non è mai avvenuto. Il caso plusvalenze della Juve non finisce solo con la giustizia ordinaria, ma si prolunga anche il filone sportivo già chiuso in passato con una assoluzione.

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Ora però dopo la chiusura delle indagini la procura sportiva vuole vederci chiaro. Ecco quanto scrive Corriere dello Sport: “L’intento della Procura Federale è quello di capire se alla luce di nuove prove a cui non era stato possibile accedere in precedenza ci possano essere le condizioni per richiedere la revisione della decisione definitiva pronunciata a maggio dalla corte di appello federale a sezioni unite: era stata emessa una sentenza di proscioglimento nei confronti delle 11 società e dei 59 dirigenti deferiti per presunte plusvalenze fittizie.

Tali condizioni ci potrebbero essere nel caso in cui ci fosse l’evidenza del dolo nella definizione delle presunte plusvalenze fittizie (unico precedente quello che portò a sanzionare Chievo e Cesena in passato) o che da tali operazioni sia stato possibile rientrare nei parametri da rispettare per l’iscrizione al campionato: elementi che nel caso non riguarderebbero solo la Juve ma anche eventuali altre società coinvolte“.

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