Dries Mertens ed il rinnovo di contratto con il Napoli, un affare complicatissimo e dalla trama estremamente intricata. La visita di Aurelio De Laurentiis a casa Mertens sembrava aver messo tutti d’accordo, tanto da far credere in un affare in discesa. Poi è trapelata la mail degli avvocati di Mertens con queste cifre: 2,6 milioni di euro di ingaggio, più 1,4 milioni di euro di bonus alla firma (come da prassi per un parametro zero). Qui si è scatenato un putiferio, con chi è pro e contro la decisione di Mertens. C’è chi come Alvino ha invitato tutti a sostenere il Napoli e la sua maglia. Chi invece si è messo di traverso e contesta apertamente la narrazione che si sta facendo della trattiva per il rinnovo di Mertens.
C’è un fattore che tiene banco: perché i bonus alla firma non sono stati citati quando Mertens ha firmato il rinnovo due anni fa? Perché ora si vuole far passare per forza di cose il belga come un mercenario? È in questo modo che l’hashtag Io sto con Mertens è diventato sempre più virale. Diventando un must sul web. C’è chi contesta il belga, chi lo ha definito ruffiano e tifosi che lo vogliono sostituire con Deulofeu. Eppure la maggior parte dei tifosi azzurri si è schierato dalla parte di Mertens. Il record di 148 gol con la maglia del Napoli, certe giocate, quell’amore per la città non si cancellano con una certa narrazione delle cose.
Questo è un ulteriore segnale per Aurelio De Laurentiis che deve mettere in conto la sua estrema impopolarità, che viaggia sempre di più verso il basso. Le ultime dichiarazioni del patron del Napoli, le promesse di scudetto che sembravano artefatte, i fischi per coprire le lamentele dei tifosi al Maradona. Insomma sono tutti fattori che hanno contribuito ad innalzare l’impopolarità dell’imprenditore cinematografico.
De Laurentiis: A16
Ci sono certi segnali che non si possono ignorare, perché questa è l’era dei social, un mondo virtuale che guarda al metaverso, dove l’opinione viene sviscerata attraverso lo smartphone. Ecco perché bisogna considerare un altro hashtag, quello lanciato da Il Napulegno e che sta avendo un consenso enorme proprio sui social. Oramai il nome dell’autostrada Napoli-Canosa è quello utilizzato per chiedere al presidente del Napoli di vendere la SSCN, una prospettiva che qualcuno definisce molto probabile, in cui sperano tanti tifosi.