Le Interviste

Giaccherini: “Raspadori? Ha bisogno di stare vicino alla porta”

Secondo l’ex calciatore del Napoli Emanuele Giaccherini, Giacomo Raspadori ha bisogno di stare vicino alla porta

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Emanuele Giaccherini, ex calciatore del Napoli ed attuale telecronista Dazn.

Pensieri sulla ripresa del calcio? “Sicuramente avere qualche giorno in più prima di giocare per attendere i reduci dal Mondiale è più che positivo. Anche un allenatore come Guardiola si è lamentato circa le tempistiche un po’ strette legate alla ripresa della Premier“.

Difetto nei talent scout? “Credo di sì, considerando anche la mia carriera. Sono stato scartato spesso perché ero piccolo e non segnavo tanto, soprattutto in età giovanile. Chiaro che i calciatori forti emergono alla lunga, ma si dovrebbe lavorare di più e puntare sui giovani talentuosi spesso non presi in considerazione“.

Napoli-Juve, situazioni differenti, ma difficoltà simili all’interno dei due ambienti? “Il club azzurro sta facendo qualcosa di straordinario, Spalletti sta svolgendo un operato incredibile. I nuovi acquisti stanno sostituendo in modo egregio i calciatori andati via in estate. Le due sconfitte nelle amichevoli lasciano il tempo che trovano. Il Napoli se la giocherà per lo scudetto fino alla fine, questo potrebbe essere l’anno della squadra azzurra. Per quanto concerne la Juve, aveva raggiunto equilibrio e continuità nell’ultimo mese prima della sosta. La squadra deve chiudersi in un guscio e non lasciarsi influenzare dalle vicende extra-calcistiche. Soltanto in questo modo i bianconeri possono raggiungere i loro obiettivi”.

Per Giaccherini attualmente c’è differenza tra Napoli e Juventus

Giusto confrontarsi con squadre più avanti nella preparazione? “Spalletti ha trovato il suo giocattolo, le cose stanno funzionando. Cercare soluzioni diverse e trovare alternative importanti nelle amichevoli in realtà è un bene, perché poi le rivali cominciano a prendere misure ed è necessario avere diverse opzioni sulle quali puntare. Inoltre, non erano presenti molti dei titolari del Napoli nelle gare disputate. Luciano è un maestro, il club deve cavalcare l’onda del proprio entusiasmo“.

Il Napoli riuscirà ad essere allineato sui diversi aspetti, tra cui quello ambiente, per vincere? “Sarà fondamentale. Ho notato maturità da parte della tifoseria, in passato lo scenario era differente. Il pubblico e la gente di Napoli sono cresciuti. Inoltre, alcuni calciatori tra i nuovi arrivi sentono meno la pressione, non sono a conoscenza della rilevanza dello scudetto in questa piazza. Vedi Kvara, sta realizzando qualcosa di incredibile, ma sembra che abbia meno responsabilità rispetto a per esempio Insigne o Koulibaly“.

Nuovo ruolo da mezzala per Raspadori: esperimento da cavalcare? “Spalletti conosce il suo potenziale e sa bene cosa fare con Jack. Con Conte mi sono adottato mezzala, è stato fondamentale per la mia crescita e per i miek benefici. Jack ha bisogno di stare vicino alla porta. Ma non credo sia una punta, forse può agire anche da trequartista. Può essere utilizzato anche come mezzala, è molto duttile, anche se questo ruolo richiede tanti sacrifici”.