Una lunga corsa a seguire l’intera folata offensiva azzurra. Callejon la dà in mezzo, e Mertens serve a sinistra premiando la corsa generosa di Marko Rog. Il croato la mette dentro ed esulta come fosse il gol più importante della sua carriera. Quel gol ha avuto la sua importanza, certo. Il gol che ha spazzato via ogni forma di paura. Il gol della tranquillità a pochi minuti dalla fine. Minuto ottantasette. Forse non un minuto qualsiasi per ventiduenne Marko Rog.
Di gol ne ha fatti in carriera. Insomma, non quella che possiamo definire ‘una caterva’, ma considerando la giovane età e il ruolo di trequartista, i numeri ci sono. Trentasette gol prima di ieri, diciassette dei quali nelle categorie croate inferiori (senza contare due reti con l’Under 21 della Croazia). Ma a Napoli ancora nulla. Complice una prima fase di studio, e il sacrificio di partire più da dietro. Poi pian piano la fiducia e l’inserimento nei meccanismi di Sarri. Diciannove scampoli di presenze la passata stagione, dove fa vedere comunque cose positive.
In questa primissima fase, che ha visto il Napoli impegnato in Champions contro il Nizza, oltre alle due gare di Serie A, per Marko Rog già tre spezzoni di partita. Segno che il giovane di Varazdin, in questo Napoli, ha la sua fetta di considerazione. Tempo e pazienza. I napoletani hanno saputo attendere. Per adesso si gode il suo primo gol con la maglia azzurra. Gol che attendeva da un bel pò di tempo. L’estro non gli manca di certo. Forse deve un pò limitare il suo temperamento, ma l’impressione è che il meglio deve ancora venire.
